Trapani


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Trapani
comune
Trapani – Stemma Trapani – Bandiera
Panorama di Trapani dalle falde del Monte Erice
Panorama di Trapani dalle falde del Monte Erice
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Sicily.svg Sicilia
Provincia Provincia di Trapani-Stemma.png Trapani
Amministrazione
Sindaco Vito Damiano (PdL, Lista Fazio) dal 21/05/2012
Territorio
Coordinate 38°01′00″N 12°31′00″ECoordinate38°01′00″N 12°31′00″E (Mappa)
Altitudine m s.l.m.
Superficie 273,13 km²
Abitanti 69 139[1] (31/01/2015)
Densità 253,14 ab./km²
Frazioni Borgo Fazio, Fontanasalsa,FulgatoreGuarrato, Locogrande, Marausa, Milo, Palma, Pietretagliate, Rilievo, Salinagrande, Ummari, Xitta
Comuni confinanti Buseto PalizzoloCalatafimi SegestaEriceMarsala,PacecoSalemiValderice
Altre informazioni
Cod. postale 91100
Prefisso 0923
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 081021
Cod. catastale L331
Targa TP
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Nome abitanti trapanesi
Patrono Sant'Alberto degli Abati
Giorno festivo 7 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trapani
Trapani
Posizione del comune di Trapani nella sua provincia
Posizione del comune di Trapani nella sua provincia
Sito istituzionale

Trapani (Tràpani in siciliano) è un comune italiano di 69.139 abitanti[2] capoluogo della provincia omonima in Sicilia. Trapani, conosciuta come Città del Sale e della Vela, ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all'estrazione e alcommercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo porto, antico sbocco commerciale per Eryx (l'odierna Erice), sita sul monte che sovrasta Trapani. L'economia oggi si basa sul terziario, sulla pesca (anticamente quella del tonno rosso, con la mattanza), sull'estrazione ed esportazione del marmo, sulle attività legate al commercio e al turismo.

L'agglomerato urbano include anche la popolosa frazione Casa Santa[3], appartenente tuttavia al comune di Erice[4]. Pertanto l'intero tessuto urbano cittadino raccoglie quasi 100 mila abitanti.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Trapani è posizionata nella parte occidentale della Sicilia, nel promontorio dell'antica Drepanum in latino, dal greco Drèpanon, (Δρέπανονfalce), data la forma della penisola su cui sorge la città. È denominata anche "città tra due mari" in quanto si protende su una lingua di terra bagnata dal mar Mediterraneo da un lato, dal mar Tirreno dall'altro. Il territorio comunale è vasto 271 chilometri quadrati, il più esteso in provincia, con una densità di 260 abitanti per chilometro quadrato. La città ha un'altitudine media di tre metri sul livello del mare.

Il suo territorio comunale è attraversato dal fiume Chinisia. Fanno inoltre parte del territorio di Trapani l'Isola della Colombaia, loScoglio Palumbo, l'Isola degli Asinelli e gli scogli Porcelli.

Trapani panorama, Sicily, Italy.jpg
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Veduta panoramica di Trapani dalle falde del Monte Erice

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Trapani Birgi e Stazione meteorologica di Trapani Centro.

La città di Trapani si caratterizza per il tipico clima mediterraneo, costituito da inverni raramente freddi ed estati calde ma generalmente non torride e molto ventilate; solo durante le onde di calore e in presenza di venti di scirocco le temperature massime possono attestarsi attorno ai 40 °C, ma con umidità relativa che crolla letteralmente. I venti sono frequenti, e le precipitazioni si attestano sui 450 mm annui, con marcato minimo estivo e picco autunnale molto contenuto.

Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche registrate nel trentennio 1971-2000:

Trapani Birgi
(1971-2000)[5]
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 15,0 15,3 16,7 19,1 23,4 27,1 29,7 30,4 27,9 23,8 19,3 16,3 15,5 19,7 29,1 23,7 22,0
T. media (°C) 11,5 11,5 12,5 14,6 18,4 22,0 24,6 25,5 23,2 19,7 15,6 12,8 11,9 15,2 24,0 19,5 17,7
T. min. media (°C) 7,9 7,7 8,4 10,1 13,4 16,8 19,6 20,6 18,6 15,6 11,8 9,4 8,3 10,6 19,0 15,3 13,3
T. max. assoluta (°C) 22,6
(1982)
23,6
(1995)
29,4
(1981)
30,0
(1999)
36,4
(1994)
43,0
(1982)
41,6
(1982)
44,0
(1999)
40,0
(1988)
33,6
(1999)
30,0
(1984)
22,4
(1989)
23,6 36,4 44,0 40,0 44,0
T. min. assoluta (°C) 0,0
(2000)
0,0
(1999)
0,0
(1987)
1,8
(1995)
6,0
(1981)
9,4
(1975)
13,2
(1991)
13,6
(1981)
9,6
(1977)
6,8
(1996)
2,4
(1995)
1,4
(1977)
0,0 0,0 9,4 2,4 0,0
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 0,0 0,0 0,0 0,0 1,6 5,5 12,0 16,4 5,9 0,0 0,0 0,0 0,0 1,6 33,9 5,9 41,4
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1
Precipitazioni (mm) 66,7 50,1 43,4 37,9 18,8 3,6 3,3 8,9 43,2 71,5 79,3 69,0 185,8 100,1 15,8 194,0 495,7
Giorni di pioggia 9,1 7,8 6,9 5,8 3,0 0,8 0,5 1,0 3,8 7,3 8,2 9,3 26,2 15,7 2,3 19,3 63,5
Giorni di nebbia 0,3 0,2 0,5 0,8 1,2 0,5 0,5 0,4 0,3 0,3 0,6 0,3 0,8 2,5 1,4 1,2 5,9
Umidità relativa media (%) 82 80 79 76 74 72 74 74 76 79 81 83 81,7 76,3 73,3 78,7 77,5

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Trapani.

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Vista dalle vecchie mura di Tramontana, sullo sfondo il Monte Erice

La mitologia vuole che una falce caduta dalle mani di Cerere oppure di Saturno, quest'ultimo il tradizionale dio patrono della città, si mutò in una lingua di terra arcuata sulla quale sorse poi la città, per tale forma detta appunto Drepanon ("falce" in greco antico).

Nell'EneideVirgilio racconta che il padre di EneaAnchise morì a Drepanum e, dopo la fuga da Didone, l'eroe troiano vi ritornò per celebrarvi dei giochi, i ludi novendiali.

Gli Elimi, un popolo stanziato in Sicilia occidentale in epoca protostorica e di cui Eryx (Erice) era uno dei centri principali, furono probabilmente i fondatori del primo nucleo abitativo di Trapani. Il piccolo villaggio di Trapani doveva sorgere su un'isola divisa dall'entroterra paludoso mediante un canale navigabile ed avere il ruolo di porto commerciale di Erice. Trapani divenne presto una città-emporio grazie alla sua felice posizione geografica.

L'influenza cartaginese[modifica | modifica wikitesto]

Tra IX e VIII secolo a.C. si affermò a Trapani l'influenza punica. Durante le guerre contro i Greci e Siracusa dei secoli successivi, Trapani si fortificò e si mantenne saldamente alleata alla città di Cartagine. Il generale Aderbale, che vi aveva insediato il comando generale delle forze cartaginesi, sconfisse i Romani nella battaglia di Trapani. Nel 260 a.C. Amilcare giunto in Sicilia, ne rafforzò la cinta muraria, fece costruire il Castello di Terra, la Torre Pali e la Torre Peliade o Colombaia, e vi trasferì parte degli abitanti di Erice.
Drepano (Trapani), insieme a Lilibeo, fu una delle ultime roccaforti cartaginesi in Sicilia.

Dai Romani alla dominazione spagnola[modifica | modifica wikitesto]

L'importante posizione strategica fu utilizzata durante la Prima guerra punica quando i Cartaginesi sconfissero la flotta romana nella Battaglia di Trapani del 249 a.C. Ma alcuni anni dopo, nel 241 a.C., Gaio Lutazio Catulo sbaragliò la flotta cartaginese nella battaglia delle Isole Egadi che pose fine alla guerra. I Romani così conquistarono la città, latinizzandone il nome in Drepanum.

I Romani trattarono le città siciliane a seconda della loro condotta durante la guerra punica. Drepanum rientrò fra le 26 città censorie (civitates censoriae) ovvero fra quelle più pertinaci nella resistenza contro i Romani. Osteggiata dai Romani, che non le perdonarono la fedeltà a Cartagine, Trapani entrò in un periodo di decadenza e si spopolò.

Dopo i Romani, dominarono la città i Vandali, poi i Bizantini, ma fu nel IX secolo d.C. con gli Arabi (che la chiamarono ItràbinisTaràbanisTràpanesch), e poi con i Normanni che la conquistarono nel 1077 guidati da Ruggero II, che la città raggiunse un fervido sviluppo, florida nei commerci e nelle attività culturali, e il porto ebbe grande fermento anche grazie alle crociate. Il porto di Trapani durante il Medioevo fu uno dei più importanti del Mediterraneo: tutte le più potenti città marinare (GenovaPisaVeneziaAmalfi) avevano un consolato nel porto trapanese e, specialmente con le prime due, Trapani aveva l'accordo per fungere da scalo verso i loro possedimenti nell'Africa settentrionale.

Pietro d'Aragona sbarca a Trapani
manoscritto, Biblioteca Vaticana

Dopo un breve periodo sotto gli Angioini, Trapani partecipò attivamente alla sollevazione dei Vespri siciliani guidati da Palmiero Abate, e passò nel 1282 agli Aragonesi. Durante il XIV e il XV secolo la città si ingrandì e divenne il centro economicamente e politicamente più importante della Sicilia occidentale. Nel 1459, da semplice Terra diventava Civitas. Nel 1478, Ferdinando il Cattolico concesse alla città il titolo di Invittissima al riguardo «delle gloriose resistenze fatte sempre ai nemici del regno».

Il 20 agosto 1535 Carlo V, arrivò a Trapani dopo aver sconfitto la flotta turca. La città si era ormai talmente affermata nello scacchiere geopolitico dell'epoca da meritare dallo stesso Carlo V l'appellativo di "Chiave del Regno". Durante la sua permanenza a Trapani, Carlo V giurò di mantenere i privilegi della città, compreso quello con cui il Senato poteva conferire lauree in medicina, fisica, teologia, matematica, belle arti e giurisprudenza.[6]

Nel XVII secolo Trapani conobbe un periodo di decadenza soprattutto a causa delle insurrezioni dovute a carestie, come nel 1647 e nel 1670-1673, e della pestilenza nel 1624. Il XVIII secolo vide aumentare sensibilmente la popolazione trapanese che passò da circa 16.000 a 25.000 abitanti.

Dai Borboni al fascismo[modifica | modifica wikitesto]

Trapani in una stampa inglese di primo Novecento

Dopo le brevi parentesi sabauda (1713) e austriaca (1720), dalla seconda metà del Settecento inizia il Regno borbonico con il Regno delle due Sicilie (1738), che continuerà fino al 1860. I Borboni procedettero alla bonifica di alcune aree della città e al suo sviluppo urbanistico. In questo periodo i trapanesi si dedicano al commercio e all’industria del sale e alle tonnare. Trapani partecipò attivamente aimoti del 1848-1849, sanguinosamente repressi. Nel 1861 Trapani si pronunciò con il plebiscito per il Regno d'Italia.

Dopo la Prima guerra mondiale (durante la quale Trapani ebbe circa 700 caduti[7]), la città visse un periodo di sviluppo: le industrie legate alle saline, alle tonnare, al vino, all'olio fecero di Trapani una città particolarmente dinamica non solo dal punto di vista economico ma anche culturale. Nel 1924 Mussolini, dopo una visita in città, decise di inviare a Trapani il prefetto Cesare Mori che, dopo poco più di un anno, fu trasferito a Palermo con poteri straordinari per la repressione del fenomeno mafioso. La Seconda guerra mondiale vide Trapani impegnata come porto e base sommergibilistica di primaria importanza e, con i locali aeroporti di Milo e di Chinisia, divenne punto di collegamento dei rifornimenti per le truppe dell'Asse in Nord Africa. Fu bombardata dai francesi il 22 giugno 1940, dalla RAF il 10 novembre 1941 e il 31 maggio 1942, e subì 27 bombardamenti degli angloamericani da gennaio a luglio 1943[8], con la conseguente distruzione dell'intero quartiere storico di San Pietro. Le incursioni aeree che devastarono la città la collocarono al nono posto dei capoluoghi di provincia italiani bombardati. Il 22 luglio 1943 le truppe alleate di Patton giunsero nella piazza di Trapani trovando una città stremata.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Cavarretta, sede degli uffici comunali

Nel referendum del 1946 Trapani si schierò, unico capoluogo di provincia siciliano, in maggioranza per la Repubblica. Tra il 1950 e il 1965vi fu una lenta ripresa delle attività industriali e commerciali, ma la città non si risollevò mai del tutto dalla crisi dell'immediato dopoguerra ripiegando anonimamente nel terziario e nelle attività connesse al suo ruolo politico e amministrativo di capoluogo di provincia. Il terremoto della Valle del Belice del gennaio del 1968 provocò morte e dolore anche nella città di Trapani. Altri lutti con l'alluvione del 1965e con quella del 5 novembre 1976 che provocò 16 morti.

Con gli anni novanta la città si è proposta con più convinzione rispetto al passato come meta di interesse turistico, storico, culturale e sportivo attraverso piani di riqualificazione del centro storico, la realizzazione di nuove infrastrutture urbane, l'incremento di attività ricettive, di ristorazione e di intrattenimento, e con una più spiccata attenzione alla valorizzazione del suo ingente patrimonio storico, architettonico e naturalistico.

Negli ultimi anni la città ha assunto anche una rilevanza internazionale con eventi di indubbia importanza sia culturale, come le mostre suCaravaggioLeonardo Da Vinci[9] e del Crocifisso Ritrovato di Michelangelo, sia sportivo con alcune delle fasi della America's Cup.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Le cinque torri rappresentano le prime cinque torri che difendevano il nucleo della città: la Torre Pali, oggi scomparsa; la Torre Vecchia; la Torre di Porta Oscura; la Torre del Castello di Terra; la Torre Peliade o del Castello di Mare detta anche "Colombaia".

La falce che sormonta le torri richiama immediatamente la forma falcata della penisola sulla quale si adagia la città di Trapani («Drépanon» in greco vuol dire falce).

Il ponte con i tre archi rappresenterebbe le antiche porte di accesso alla città, mentre altre interpretazioni ritengono sia l'antico acquedotto che collegava il centro urbano alle sorgenti di campagna lungo il tratto di strada che prende oggi il nome di via Archi.