La Spezia.



La Spezia
comune
La Spezia – Stemma La Spezia – Bandiera
   
Panorama della città vista dalle colline occidentali
Panorama della città vista dalle colline occidentali
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Liguria.svg Liguria
Provincia Provincia della Spezia-Stemma.png La Spezia
Amministrazione
Sindaco Massimo Federici (PD) dal 07/05/2012 (2º mandato)
Territorio
Coordinate 44°06′28.96″N9°49′43.97″ECoordinate44°06′28.96″N 9°49′43.97″E (Mappa)
Altitudine m s.l.m.
Superficie 51,39 km²
Abitanti 100 346[1] (31-03-2015)
Densità 1 952,64 ab./km²
Frazioni BiassaCadimare,Campiglia, Carozzo, Costa di Murlo,Cozzano La Foce,Marola, Montale di Marola,MuggianoPitelli, Ruffino, Sarbia, Strà
Comuni confinanti ArcolaFolloLericiPorto VenereRiccò del Golfo di SpeziaRiomaggiore,Vezzano Ligure
Altre informazioni
Cod. postale 19121-19126, 19131-19137
Prefisso 0187
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 011015
Cod. catastale E463
Targa SP
Cl. sismica zona 3A (sismicità bassa)
Nome abitanti Spezzini
Patrono San Giuseppe
Giorno festivo 19 marzo
Soprannome Porta Di Sion
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
La Spezia
La Spezia
Posizione del comune della Spezia all'interno dell'omonima provincia
Posizione del comune della Spezia all'interno dell'omonima provincia
Sito istituzionale

LaSpezia (Spèza in dialetto spezzino[2][3], pronunciato [ˈspɛza]) è un comune italiano di 100.346 abitanti[1]capoluogo dell'omonima provincia in Liguria.

È il secondo[4] comune della regione per popolazione (la sua area urbana conta 196.000 abitanti[5]), preceduto solo dal capoluogoGenova.

La città si trova all'estremo levante della regione Liguria, a pochi chilometri dal confine con la Toscana, al centro di un profondogolfo naturale al quale dà il nome. Tale golfo, conosciuto anche con l'appellativo di Golfo dei Poeti, è cinto da una catena di colline, la cui cima più elevata è il monte Verrugoli, 749 m s.l.m., asperità che è situata alla periferia occidentale del centro abitato.

Il territorio comunale spezzino fa parte dell'Autorità di bacino interregionale del fiume Magra e una piccola porzione del territorio comunale, rappresentata dal piccolo borgo di Tramonti e dalla circostante collina, fa parte del parco nazionale delle Cinque Terre.

 

Indice

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Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il Golfo della Spezia in una mappa d'epoca

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La città sorge su un angusto lembo di terra stretto tra mare e monti; diretta conseguenza di ciò è la presenza di numerosi quartieri collinari e la disposizione piuttosto irregolare della pianta urbana, che negli anni venti ha richiesto addirittura lo sbancamento del colle dei Cappuccini (dove sorge l'attuale piazza Europa) per consentire al centro storico lo sviluppo possibile verso est, in direzione della piana di Migliarina, poiché l'area a ovest è occupata dall'arsenale militare.

Tale sviluppo urbanistico ha richiesto ingenti opere di bonifica; infatti dove oggi sorge la gran parte dello scalo portuale era un tempo un'ampia zona paludosa, detta gli Stagnoni.

Il golfo che protegge la città ha un'estensione di circa 150 ettari, ed è chiuso da una diga foranea lunga circa 2.210 metri con due passaggi, quello di ponente di circa 400 metri e quello di levante di circa 200 metri. L'insenatura del golfo ha una profondità di 4,6 km e una larghezza di 3,2 km.

Proprio la particolare conformazione del golfo, ben riparato dalla furia delle mareggiate e da possibili attacchi nemici, ha fatto sì che alla Spezia venisse costruito uno dei più grandi arsenali della Marina Militare e, nel corso degli anni, si potesse sviluppare uno dei maggioriporti mercantili del mar Mediterraneo.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La Spezia vista dalle colline a Est
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica della Spezia.

La Spezia gode generalmente di un clima temperato caldo; nello specifico, il clima dominante è di tipo mediterraneo, influenzato da influssi atlantici e caratterizzato generalmente da inverni miti, grazie all'azione mitigatrice del mar Ligure e dello scirocco proveniente dall'Africa. Tuttavia non sono infrequenti le incursioni di aria fredda di origine balcanica (proveniente dai valichi comunicanti con la Pianura Padana che si trovano alle spalle della città) che fanno abbassare la temperatura, facendo scendere la colonnina sotto lo zero. La temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di 7,6 °C. Le estati sono caratterizzate da temperature piuttosto elevate, con medie del mese più caldo (luglio) superiori ai 24 °C.

La piovosità è elevata, sia per la posizione nell'arco ligure, investito dai venti umidi, sia per l'azione di copertura degli Appennini. La media pluviometrica è di 1.343 mm di pioggia annui. Il regime pluviometrico è di tipo sub-litoraneo appenninico, con picchi di massimi in autunno (maggiore) e in primavera, e minimi in estate e inverno. Periodi piovosi prolungati, soprattutto in autunno/inverno, si verificano frequentemente, ma non tutti gli anni. Nel decennio 2000-2010 il mese di novembre ha registrato 23 giorni di pioggia nel 2002 (198,2 mm) e 21 nel 2010 (284,2), mentre gennaio ha raggiunto 20 giorni piovosi nel 2001 (253,4 mm). Fu dicembre 2009 il mese più piovoso del decennio, con ben 362,8 mm. mese dei record, dicembre 2009 fece registrare anche la nevicata più copiosa del decennio con più di 20 cm di neve in molte zone della città. Anche, periodi siccitosi prolungati, soprattutto in estate, si registrano frequentemente. Sempre considerando il decennio 2000-2010 il mese di agosto rimase completamente all'asciutto nel 2008, a contrasto dei 169,6 mm registrati l'anno precedente. Meno di 4 mm mensili si sono registrati in aprile 2007 (3,0 mm), giugno 2006 (1,0 mm), Luglio 2004 (3,8 mm) e nel famigerato agosto 2003 (3,6 mm).[6]

Pur non essendo tipiche del clima mediterraneo, le nevicate non sono infrequenti in città, soprattutto negli ultimi anni, e più copiose sulle alture e nelle zone dell'entroterra.

Inverno[modifica | modifica wikitesto]

Durante i mesi più freddi, quando persistono condizioni di cielo sereno e calma di vento, La Spezia risulta una delle zone costiere con le temperature minime più fredde dellaLiguria, con temperature capaci di gelare l'acqua nelle fontane cittadine (il 12 gennaio 2009 la temperatura è scesa a -6,1 °C nel centro cittadino, una delle più basse dal 2000), mentre nell'entroterra le zone più umide vengono coperte da uno strato di brina che difficilmente si scioglie nelle ore più calde e sui ripidi pendii rocciosi delle colline spesso si formano piccole cascate di ghiaccio. Nelle zone riparate e esposte al sole, invece, la temperatura diventa particolarmente mite e piacevole. Questo fatto si riscontra anche nella vegetazione sulle colline del golfo spezzino, dove nei versanti più freddi e umidi (nord e est) sono presenti pini e castagni; nei versanti più caldi, invece (sud e ovest) abbondano gli olivi. Al contrario, in giornate nuvolose e con precipitazioni, i venti nel Golfo ligure si predispongono in senso antiorario creando le condizioni per possibili nevicate nella zone tra Genova e Savona portate dalla Tramontana scura (vento da NNE), mentre nel Levante Ligure la componente sud orientale dei venti in superficie porta aria più mite dal mare che rende le nevicate rare o comunque non abbondanti, se non in eventi eccezionali (per esempio nel 1985, nel 1991, nel 2006, nel 2009, nel 2010 nel 2012 e nel 2013). Appunto nel 2009 (nella notte tra il 18 e il 19 dicembre) si è verificata la più grande nevicata dal 1985, con un accumulo di neve che ha raggiunto i 20 cm in centro e i 30 nei quartieri orientali e con temperature notturne che sono scese a -7,9 °C, nel centro città, e nelle zone periferiche, fino a -12,8 °C.

Primavera[modifica | modifica wikitesto]

La primavera risulta estremamente variabile con abbondanti precipitazioni e numerosi giorni di pioggia. All'inizio della stagione tardive ondate di freddo spesso portano la neve sulle cime delle colline del Golfo, e talvolta qualche fiocco di neve cade anche in città durante i rovesci più intensi. Questi fenomeni nevosi "ritardatari" si verificano specialmente verso la fine di marzo, quando generalmente le basse pressioni presenti sul Mediterraneo favoriscono le ultime incursioni di aria gelida proveniente dalla Scozia o dalla Scandinavia. D'altro canto non mancano giornate particolarmente miti che spingono gli Spezzini a fare le prime gite "fuori porta" o delle passeggiate sui lungomare della Rivieradove guardano stupiti i turisti stranieri che nuotano nel mare come se fosse piena estate, nonostante la temperatura dell'acqua non superi i 14 °C.

In primavera inoltrata le giornate soleggiate sono sempre più frequenti, ma rovesci e temporali, talvolta con violente fulminazioni e grandinate, possono scoppiare all'improvviso in qualsiasi momento. La primavera del 2008, ad esempio, è stata una delle più piovose e fredde con temperature che si sono mantenute quasi sempre sotto i 18-20 °C fino ai primi di giugno e nella quale il giorno di Pasqua la neve è caduta abbondante sul monte Parodi.

Estate[modifica | modifica wikitesto]

L'estate spezzina è caratterizzata da giornate calde e assolate. La forte evaporazione del mare e di un terreno saturo della pioggia primaverile, spesso causa sensazioni di afatalvolta opprimente durante il giorno. Non di rado all'inizio dell'estate, si sviluppano foschie anche dense creando un'atmosfera pesante e lattiginosa, e talvolta una nebbia alta orla le colline del Golfo più esposte. L'attivazione delle brezze marine nel primo pomeriggio porta condizioni più fresche soprattutto in riva al mare, questo si evince dallo studio dei grafici delle temperature giornaliere che dimostrano una crescita costante delle temperature fino alle 12:00, seguita da un lieve calo e da una lenta ripresa pomeridiana. Durante il culmine dell'estate l'umidità tende a diminuire, dando luogo a temperature più alte, ma con aria più asciutta. Al contrario di ciò che accade d'inverno, durante i giorni di alta pressione e calma di vento, La Spezia registra temperature superiori alle altre zone costiere della Liguria, ma con una maggiore escursione termica, così che durante la notte le condizioni di afa sono poco frequenti, e occorrono solo durante le ondate di caldo più intense.

temporali estivi pomeridiani, piuttosto frequenti nell'interno e sulle montagne appenniniche, giungono molto raramente sulla costa e tendono a colpire la zona orientale della città e la piana del fiume Magra, lasciando all'asciutto le zone occidentali e la riviera Spezzina. Lungo la tratta costiera, la principale fonte di precipitazioni durante la siccità estiva sono i temporali notturni. Quando le condizioni sono ideali, l'aria fresca e densa proveniente dagli "outflow" dei temporali pomeridiani montani si precipita verso la costa e scalza l'aria calda e umida presente sulla superficie del mare spingendola nell'alta atmosfera, creando temporali violenti, intensi e autorigeneranti con tuoni fragorosi, fulminazioni spettacolari e raffiche di vento impetuose. Questi temporali sono particolarmente difficili da prevedere, perché causati esclusivamente da condizioni microclimatiche locali, ma si verificano puntualmente tutti gli anni. La fine dell'estate, con le prime incursioni di aria fresca in quota porta temperature confortevoli e aria asciutta rendendo il clima particolarmente piacevole. Talvolta nei tardi pomeriggi di fine estate o inizio autunno, si possono notare trombe marine all'orizzonte che si sviluppano grazie alla temperatura della superficie marina ancora calda, e l'aria più fresca presente in quota. Queste trombe marine raramente causano danni e dato il lento movimento, possono essere facilmente evitate da eventuali imbarcazioni.

Autunno[modifica | modifica wikitesto]

L'autunno inizia ancora caldo e soleggiato. Ma con l'avanzare della stagione e con l'arrivo di temperature più fresche, le giornate si fanno sempre più grigie e piovose. È in questa stagione che si registrano le piogge più copiose dell'anno. Le basse pressioni di origine atlantica scendono di latitudine e richiamano aria calda dal Nord Africa che, attraversando il Mediterraneo, si carica di umidità che viene scaricata sulla cerchia ligure sotto forma di piogge intense e persistenti. In questo periodo dell'anno si possono testimoniare violente mareggiate lungo tutta la costa ligure causate dai forti venti di Libeccio e Maestrale.

Le cose non migliorano di molto durante i regimi di alta pressione quando si tendono a creare inversioni termiche nei medi e bassi strati, e la debole circolazione a componente occidentale passa sopra la superficie del mare ancora calda, e condensandosi, crea un ammasso di nubi basse e compatte che talvolta generano leggere pioviggini. Novembre di solito presenta il maggior numero di giorni con cielo nuvoloso. Questo si nota anche guardando le immagini satellitari che mostrano una coperta di nuvole sopra al Mar Ligure e lungo la costa, ma basta salire in quota sull'Appennino e per ammirare un cielo azzurro e limpido e nubi giù nelle valli. Con le prime incursioni di aria fredda da Nord arrivano i venti di Tramontana e Grecale in alta quota, che spazzano via le nuvole, lasciando posto a cieli azzurri e limpidi, temperature piacevoli e miti considerata la stagione, e condizioni di visibilità eccezionali che "svelano" le isole dell'arcipelago Toscano, dall'Elba alla Gorgona, e più raramente, anche la punta della Corsica.

LA SPEZIA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 11,0 11,9 14,5 18,1 22,3 26,0 28,9 28,2 25,3 20,8 15,7 12,7 11,9 18,3 27,7 20,6 19,6
T. min. media (°C) 4,2 4,7 6,8 10,3 13,7 17,4 19,7 19,4 16,9 13,1 8,8 5,9 4,9 10,3 18,8 12,9 11,7
Precipitazioni (mm) 116 108 115 126 59 51 36 54 84 164 201 200 424 300 141 449 1 314
Giorni di pioggia 9 9 10 10 6 6 4 4 6 10 11 12 30 26 14 27 97

Toponimo e corretta ortografia[modifica | modifica wikitesto]

La prima trascrizione del nome sembra risalire al 1256, in un documento redatto presso Spezam, anche se in un documento del 25 luglio 1071 appare forse per la prima volta il nome Spezia. Il nucleo del borgo è identificabile con il Poggio, nel cuore della vecchia città.

Al di là dell'etimologia del termine Spezia, sulla provenienza del quale sono state avanzate dagli studiosi numerose ipotesi, senza che si giungesse tuttavia a stabilirne l'origine precisa, le principali controversie vertono sull'utilizzo dell'articolo "La" che compare davanti al toponimo, articolo che fa la sua comparsa già a partire dai primi documenti redatti in volgare.

Dopo il Congresso di Vienna, tuttavia, con il passaggio dell'intera Liguria al Regno di Sardegna, la burocrazia decide di sopprimere l'articolo, in quanto considerato una violazione alla regola secondo la quale i nomi di città rifiutano l'articolo. Gli Spezzini non accolgono volentieri questo cambiamento e fanno più volte presente al governo centrale le loro rimostranze, senza tuttavia ottenere alcun risultato. Con la costituzione della Provincia della Spezia, nel 1923, le diverse denominazioni (Spezia e La Spezia) continuano a generare confusione, tanto che nel 1926 il Consiglio Comunale vota un ordine del giorno con il quale si chiede il ripristino dell'articolo nella consueta forma.

Si giunge così al 2 aprile 1930, quando viene finalmente emanato un regio decreto che rettifica ufficialmente la denominazione del nome del comune in "La Spezia". Tuttavia, a causa della formulazione piuttosto schematica del testo della nuova legge, si intende il "La" – scritto con la "L" maiuscola – non come un articolo declinabile, ma come una particella da utilizzare in modo invariabile davanti al nome, quasi facente parte del nome stesso.[7]

La Spezia vista dal mare

È questione ancora dibattuta la corretta declinazione dell'articolo. In una nota pubblicata su La Crusca per voi[8] si suggerisce di utilizzarela soluzione grafica che riproduce più fedelmente la pronuncia quindi, ad esempio, scrivere della Spezia e non de La Spezia. Lo stesso uso è suggerito nello Statuto del comune della Spezia, ove si legge:

« Nella denominazione del comune, il nome "Spezia", secondo la tradizione storica consolidata, richiede l'articolo determinativo. In tutti gli Atti comunali l'articolo segue le regole d'uso ed è sempre declinabile.[9] »

Opinione diversa è sostenuta da Aldo Gabrielli[10], secondo cui l’articolo è diventato parte integrante del nome, proprio come nei nomi di persona; quindi il Gabrielli propone vado a La Spezia anziché vado alla Spezia. Lo stessa convenzione è utilizzata in numerose voci del Vocabolario Treccani[11].

Vi è tuttavia da osservare che l'articolo non viene utilizzato nel dialetto locale. Non a caso, gli abitanti della città e della provincia, anche quando parlano in italiano, non usano mai l'articolo, utilizzando comunemente espressioni quali "sono di Spezia" o "vado a Spezia".[senza fonte]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Spezia.
La Spezia nella Tavola Peutingeriana (sez IV, IV)

Dai primi insediamenti all'impero romano[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio spezzino fu abitato già in età preistorica, come testimoniano sia le numerose statue stele sia i reperti dell'età del bronzo e del ferro ritrovati in varie occasioni sulle alture del Golfo e delle vallate adiacenti. Più tardi, in epoca storica, il territorio vide lo stanziamento delle popolazioni Liguri, sottomessi nel 155 a.C. dal console Marco Claudio Marcello.

Le origini della Spezia sono legate alla colonizzazione romana e si intrecciano comunque con le vicende di Luni, il centro senza dubbio più importante di tutta la zona durante tutta l'epoca classica.

Con la caduta dell'Impero romano, dopo il V secolo si ebbe la devastazione da parte dei barbari (Eruli e Goti).

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

A conclusione della guerra gotica il territorio di Luni e la regione del golfo passarono sotto il dominio bizantino ed entrano nell'Esarcato d'Italia con la formazione della Provincia bizantina di Liguria.

Nel 642 i Longobardi di re Rotari conquistarono la Liguria[12] e la regione di Luni venne staccata dal ducato di Liguria e annessa al ducato di Tuscia.

La politica locale dei sovrani longobardi si orientò a contrastare l'autorità dei vescovi di Luni ma alla caduta del regno longobardo, nel 773, la regione passò sotto il dominiofranco di Carlo Magno, sotto il quale i vescovi acquisirono il potere temporale diventando Vescovi-Conti.

Nell'860 la regione venne saccheggiata dai Vichinghi di Hastein e, nello stesso secolo, cominciò a subire le incursioni saracene che, un secolo dopo, a causa degli incessanti saccheggi e delle devastazioni procurate[13], portarono al definitivo decadimento di Luni.

Nel IX secolo il centro principale della zona del golfo era Vesigna, che sorgeva sul colle di Marinasco. Da qui cominciò una migrazione di popolazione che, ingrandendo gli insediamenti già esistenti in loco, contribuì alla formazione del primo borgo sul Poggio della Spezia e al suo sviluppo nei secoli X e XI.

Nel X secolo la zona entrò a far parte della marca Obertenga.

La dominazione della Repubblica genovese[modifica | modifica wikitesto]

Le mura del Castello San Giorgio, del XIV secolo.

Agli inizi del XII secolo Genova acquistò il borgo di Porto Venere e, qualche anno più tardi, anche Lerici, accrescendo così la sua influenza sull'estremo Levante ligure. In quel periodo Spezia aveva già raggiunto una certa importanza ed è infatti citata in alcuni documenti commerciali del 1160 in cui sono menzionati Bonus Johannes e Baldus de Specia.

Vesigna nel 1223 e Càrpena nel 1224 entrarono nell'orbita della Compagna genovese e con loro, anche il borgo della Spezia. Già nella prima metà del XIII secolo, Spezia cominciò però ad affrancarsi da Càrpena grazie allo sviluppo mercantile e all'industria del sale.

Nel 1254 Genova riuscì a sottrarre Lerici al dominio pisano e accrebbe il proprio controllo sul Golfo, ma per quasi vent'anni il borgo di Spezia fu svincolato dal dominio genovese quando, tra il 1256 e il 1273Nicolò Fieschi ne fece il centro di una propria effimera "Signoria guelfa", estesa da Sarzana a Lavagna, che ebbe termine con la conquista di Oberto Doria. È di quel periodo un documento notarile, rogato nel 1256, che riporta un'antica trascrizione del termine Spezam.

Tra XIII e XIV secolo la città ebbe uno sviluppo piuttosto sostenuto e nel 1343 nacque la Podesteria della Spezia per volere del doge genovese Simone Boccanegra. La Spezia cominciò così a imporsi come centro principale del Golfo, tanto che l'8 giugno 1371 Carpena e La Spezia decisero di unificarsi in un'unica entità, richiedendo al doge Domenico Fregoso di inglobare la podesteria di Carpena in quella della Spezia. Nello stesso anno divenne sede del Vicariato della Riviera di Levante (uno dei tre in cui era ripartita la Repubblica genovese).

La fine del XIV secolo vide il declino della potenza genovese in lotta con Venezia e, dopo un periodo di lotte intestine, il prevalere della dinastia milanese dei Visconti su Genova stessa e su tutta la Liguria, Spezia compresa.

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Via del Prione, nella sua parte più antica.

Nel XV secolo la città crebbe e, accanto alle attività tradizionali come agricoltura e pesca, sviluppò sempre di più il commercio. Il Golfo della Spezia fu in quell'epoca anche un grande centro di attività piratesche del Tirreno[14] e, insieme alla zona delle Cinque Terre, veniva considerato pericoloso per la navigazione.

Nel 1407 la Spezia riuscì a dotarsi di propri statuti, concessi dall'allora governatore francese di Genova Jean II Le Meingre, e ottenne dapprima la nomina di un Podestà (figura con prerogative solamente politiche) e, in un secondo tempo, di un Capitano (che assume funzioni sia politiche sia militari).

Nel 1436 anche Spezia venne coinvolta nella guerra condotta contro Genova da Filippo Maria ViscontiDuca di Milano, e subì devastazioni a opera del condottiero Niccolò Piccinino. Il 1463 segnò l'inizio del dominio sforzesco su Genova e quindi anche sulla Spezia, dove continuò a essere inviato un Capitano con funzioni di Commissario per il Levante ligure[15].

Milano vedeva il golfo spezzino come un limite fondamentale all'espansionismo fiorentino dei Medici, che nel 1468 avevano acquistato la vicina Sarzana e, nonostante l'alleanza che univa i due stati, decise di fortificare il confine. Nel marzo 1472, per volere del duca Galeazzo Maria Sforza che voleva una nuova flotta sulla riviera ligure, alla Spezia cominciarono i lavori per la costruzione di un arsenale.

Tra il XVI e il XVII secolo Sarzana rimaneva il centro principale della Lunigiana, ma il suo primato resse soltanto finché non si profilò in modo evidente la supremazia di un nuovo centro, la Spezia, eretto sede del Vicariato della riviera orientale da Pietra Corice a Capo Corvo.

I primi decenni del XVI secolo videro scacciata, con alterne vicende, l'influenza francese sulla Repubblica genovese e l'affermazione di quella imperiale di Carlo V (1528). Nell'ottobre del 1541 l'imperatore radunò nel porto spezzino un contingente della flotta destinata alla sfortunata spedizione contro la base ottomana di Algeri e il pirata Barbarossa.

Nell'agosto 1571 una flotta di ottanta galee spagnole, al comando di don Giovanni d'Austria, si pose alla fonda nel porto della Spezia prima di unirsi alla flotta della Lega Santaper affrontare la Battaglia di Lepanto.

Nel 1607 venne ristrutturata e rafforzata la cortina muraria del borgo, ampliando l'area su cui sorge la città[16]. All'inizio del XVII secolo la Repubblica di Genova provvide inoltre ad ampliare ulteriormente le fortificazioni del Golfo, a difesa l'estremo levante del suo territorio. Per dare impulso ai commerci, nel 1654 decise poi di consentire agli ebrei di stabilirsi alla Spezia. In quel periodo vennero istituiti mercati e fiere per gli scambi e San Giuseppe divenne il patrono della città.

Nel 1746 il territorio spezzino, con i forti di Sarzanello e Santa Maria, resistette validamente alle truppe austriaco-piemontesi di Botta Adorno. L'accresciuta importanza della città, dovuta anche al ruolo di caposaldo militare, portò nel 1757 la Repubblica genovese a sostituire la figura del Capitano con quella di Governatore della Spezia.

Il 1797 vide la caduta della storica Repubblica Genovese e La Spezia entrò a far parte della Repubblica ligure come capoluogo del Dipartimento del Golfo di Venere.

Panorama della Spezia in una stampa del 1890-1900 circa

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1805 la Repubblica Ligure venne annessa all'Impero Francese: La Spezia fu inserita nella Circoscrizione di Sarzana del Dipartimento degli AppenniniNapoleone, consapevole dell'importanza militare della Spezia, la elevò poi al rango di sede di Distretto e nel 1808 la dichiarò porto militare con decreto imperiale.

Nel settembre del 1853, Richard Wagner sbarcò alla Spezia durante un viaggio di piacere in Italia e trovò l'ispirazione per il preludio de L'oro del Reno e dell'intera Tetralogia

Con la caduta di Napoleone e la Restaurazione la Liguria venne annessa al Regno di Sardegna e La Spezia divenne sede dell'Intendenza della Provincia di Levante. La popolazione crebbe e nel 1823 la città diviene capoluogo della Provincia di Levante; nello stesso anno con l'apertura della carrozzabile del Passo del Bracco si provide a migliorare i collegamenti stradali.

Le sponde del Golfo iniziarono ad essere meta di viaggiatori colti, artisti, pittori, musicisti e poeti, attratti dalla mitezza del clima e dalle bellezze del paesaggio.

L'ingresso dell'Arsenale

Con regio decreto del 1849 il Governo piemontese decise la costruzione di un Arsenale Militare Marittimo alla Spezia e nel 1857 Cavour, all'epoca Presidente del Consiglio e Ministro della Marina, si preoccupò di reperire i fondi necessari e affidò a Domenico Chiodo, ufficiale del Genio militare, la cura della costruzione della nuova base navale.

Ciò indusse profondi e radicali cambiamenti nella città, che tuttavia per tutto il XIX secolo conservò anche un carattere fortemente turisticoe fu scelta in più occasioni come meta delle vacanze della famiglia reale italiana.

Nel 1864 fu aperto il collegamento ferroviario con Pisa, mentre nel 1874 si conclusero i lavori della linea ferroviaria verso Genova.

L'Arsenale, che venne costruito tra il 1862 e il 1869, attirò una forte immigrazione e la città di Spezia, che nel 1861 (alla proclamazione delRegno d'Italia) contava 5.964 abitanti[17], vide aumentare rapidamente la popolazione fino a circa 37.000 persone nel 1884, quando si diffuse una grave epidemia di colera.

Tra il 1873 e il 1879 venne costruita la diga foranea a riparo e difesa del golfo. In seguito venne decisa la costruzione del porto mercantile(i cui lavori cominciarono nel 1891) e di una linea ferroviaria di collegamento con Parma (la Pontremolese, che fu completata nel 1892).

Nel 1901 la Spezia conta circa 73.000 abitanti. Il nuovo secolo si manifestò con una spinta edilizia in forme liberty e con il crescere di iniziative culturali e sociali.

Nel 1923 la città, divenuta capoluogo dell'omonima provincia[18], si espande ulteriormente.

Tra le due guerre mondiali, nella località del Varignano, si sviluppa il corpo degli incursori marittimi della Marina Militare.

Nel 1940 la popolazione raggiunge le 123.000 unità.

Nel corso della seconda guerra mondiale, per la sua importanza industriale e militare, la Spezia subisce ripetuti attacchi aerei da parte delle forze Alleate e, in particolare, nel 1943 pesanti danni a causa di massicci bombardamenti che colpiscono l'Arsenale e diversi edifici cittadini.

Vista della città dalle colline a Nord

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 la Spezia, sede operativa della Xª Flottiglia MAS di Junio Valerio Borghese rimane al centro di aspri combattimenti.

La Spezia è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione essendo stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. La notte del 23 aprile 1945, le formazioni partigiane locali vinsero gli ultimi focolai di difesa nazifascista e si impossessarono dei centri nevralgici della città, dichiarandola libera.

Al termine della Seconda guerra mondiale, nel 1946, su tre navi – la Fede, di Savona, (ribattezzata Dov Oz), il motoveliero Fenice(ribattezzato Elyahu Golomb) e l'Exodus – 1914 ebrei sopravvissuti alla Shoah salparono dal porto cittadino diretti in Palestina. Per questo motivo La Spezia è conosciuta in Israele e sulle carte geografiche israeliane con il nome di "Schàar Zion" (Porta di Sion).

La ricostruzione nel dopoguerra ha comportato uno spiccato rinnovamento edilizio della città spesso irrispettoso della sua identità maturata nei secoli precedenti. La base militare della Spezia perse gradualmente importanza rispetto a quella di Taranto, più centrale nel teatro mediterraneo e le commesse militari e il relativo indotto divennero così meno importanti per l'economia della città.

Dopo il calo demografico cominciato negli anni settanta a motivo della crisi e dell'emigrazione, negli anni ottanta e novanta ebbe inizio un processo di riconversione industriale, rivolto allo sviluppo delle attività legate alla cantieristica, alla nautica e al turismo.

Nel 2001 la città, con i suoi 91.400 abitanti era la cinquantesima città italiana per dimensioni e tra le promotrici della Rete delle Città Strategiche[19].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

La Spezia-Stemma2.png
La Spezia-Gonfalone.png
« D'azzurro alla torre quadrata, aperta e finestrata del campo, al naturale, a due palchi merlati alla ghibellina, rispettivamente di nove e di sette pezzi, con l'inferiore munito a ogni angolo di garitta; la torre fondata su un monte di tre cime di verde, e sostenente un'aquila, coronata d'oro, al volo spiegato, e colla testa rivoltata, di nero, cucita »
(Descrizione araldica dello stemma[20])
« Drappo di bianco a coda di rondine... »
(Descrizione araldica del gonfalone[20])

Lo stemma è stato concesso con il Regio decreto datato al 4 dicembre del 1923[20].