Provincia di Barletta-Andria-Trani

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Provincia di Barletta-Andria-Trani
provincia
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Stemma Provincia di Barletta-Andria-Trani – Bandiera
   
Da sinistra verso destra, il Colosso di Barletta, Castel del Monte, il Castello di Barletta, panoramica di Trani
Da sinistra verso destra, il Colosso di BarlettaCastel del Monte, il Castello di Barletta, panoramica di Trani
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Regione Puglia-Stemma it.png Puglia
Amministrazione
Capoluogo BarlettaAndriaTrani
Presidente Francesco Carlo Spina (SC) dal 14/10/2014
Territorio
Coordinate
del capoluogo
41°19′00″N 16°17′00″ECoordinate41°19′00″N 16°17′00″E (Mappa)
Superficie 1 542,95 km²
Abitanti 394 937[2] (28 febbraio 2014)
Densità 255,96 ab./km²
Comuni 10 comuni
Province confinanti FoggiaBariPotenza
Altre informazioni
Cod. postale 76121 Barletta - 76123 Andria - 76125 Trani, 76011-76017 altri comuni[1].
Prefisso 0883080 (per il solo comune di Bisceglie)
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 110
Targa BT
Cartografia

Provincia di Barletta-Andria-Trani – Localizzazione

Sito istituzionale

La provincia di Barletta-Andria-Trani è una provincia italiana della Puglia settentrionale che conta 394.937 abitanti.[2] Il capoluogoè congiunto fra le città di BarlettaAndria e Trani, unico caso in Italia, dove peraltro sono cinque le province con due capoluoghi.

Istituita nel 2004 e attivata effettivamente con le elezioni di giugno 2009, le uniche a suffragio universale, è la terza provincia d'Italiacon minor numero di comuni dopo le province di Trieste e Prato.[3]

 

 

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Mappa della Provincia di Barletta - Andria - Trani
Ponte romano sul fiume Ofanto aCanosa di Puglia
Murge in territorio di Andria e Castel del Monte

La provincia confina a nord-ovest con la provincia di Foggia, a nord-est con il mare Adriatico, a sud-est con la città metropolitana di Bari, a sud con la provincia di Potenza (Basilicata). Il territorio provinciale si estende per 1.543 km²[4] e si presenta prevalentemente pianeggiante e collinare. Il territorio comprende parte della Valle dell'Ofanto, a cavallo tra il basso Tavoliere e la Terra di Bari (nord barese). Inoltre, presenta nell'entroterra un paesaggio costituito da leggere ondulazioni e da avvallamenti, con fenomeni carsici superficiali rappresentati dai puli e dagli inghiottitoi. Il Parco nazionale dell'Alta Murgia, ne è massimo esempio, e ne fanno parte 3 comuni della provincia, Andria per i suoi 12.000 ettari, Minervino Murge per i suoi 7.481 ettari, e Spinazzola per i suoi 3.944 ettari.[5]

La costa, lunga circa 45 km e bagnata dal Mare Adriatico, presenta caratteristiche diverse man mano che si procede da nord verso sud: prevalentemente sabbiosa nei territori di Margherita di Savoia e di Barletta, bassa e rocciosa da Trani a Bisceglie.

Orografia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'entroterra il territorio è caratterizzato dalla presenza dei rilievi murgiani (Murge di Nordovest) che, procedendo verso la provincia di Foggia, digradano dolcemente verso la Valle dell'Ofanto. Il punto più alto è raggiunto dal Monte Caccia (679 m s.l.m.), che costituisce anche il rilievo maggiore dell'intero altopiano murgiano.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

È attraversata dall'Ofanto, il fiume più lungo della regione. Altri corsi d'acqua sono di carattere minore torrentizio e sono per lo più affluenti del suddetto.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

[senza fonte]Il clima è quello tipico mediterraneo, con caratteristiche più continentali nelle zone interne: le estati si presentano calde e secche, gli inverni sono prevalentemente piovosi con episodi nevosi sui rilievi e sporadicamente anche sulle coste. La piovosità media si aggira approssimativamente intorno ai 600 mm annui con picchi più elevati sui rilievi murgiani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età contemporanea e costituzione della Provincia[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone della provincia

La provincia, sesta della Puglia, è stata istituita, insieme a quelle di Fermo e di Monza e della Brianza, con la legge 148 dell'11 giugno 2004[6] Vi aderirono sette comuni sino ad allora appartenenti alla provincia di Bari e altri tre della provincia di Foggia. Il progetto di legge prevedeva anche l'adesione di altri due comuni della provincia di Bari, Corato e Ruvo di Puglia, che tuttavia ritirarono il proprio consenso durante l'iter parlamentare.[7]

Per effetto della legge istitutiva venne nominato dal ministro dell'Interno un commissario governativo che curò gli adempimenti necessari all'istituzione dell'ente sino alle prime elezioni provinciali, tenute il 6 e 7 giugno 2009 in concomitanza con il rinnovo del consiglio provinciale di Bari. Primo presidente eletto fu il sindaco diCanosa di Puglia Francesco Ventola, candidato del PDL, che superò il candidato del centrosinistra, l'allora sindaco di Barletta Francesco Salerno.

Al 1º settembre 2009 risale l'insediamento del primo prefetto, Carlo Sessa. L'immobile sede della Prefettura è il Real Monte di Pietà, ubicato nella città di Barletta.[8] Nel 2006 era stata intanto definita con Decreto del presidente della Repubblica la sigla di individuazione della nuova provincia, BT[9]

Lo stemma provinciale fu ufficialmente approvato a giugno 2010, su proposta dell'Ufficio Araldica del Consiglio dei Ministri, dopo che il consiglio provinciale ebbe scartato tutti i progetti finalisti del concorso di idee per la sua ideazione.[10]

La mancata ipotesi della "cittadella" e la distribuzione degli uffici[modifica | modifica wikitesto]

La scelta delle locazioni degli uffici provinciali ha creato non poche controversie tra le tre città capoluogo. Inizialmente, per risolvere tali problemi, si era pensato di dislocare gli uffici provinciali in un unico centro amministrativo, situato fuori dall'abitato dei tre capoluoghi. Gli uffici della provinciadovevano essere, quindi, solo provvisoriamente distribuiti nei tre comuni capoluogo in attesa di essere trasferiti definitivamente in quella che sarebbe stata una "cittadella degli uffici", un vero e proprio centro amministrativo del nuovo ente, situato in un territorio equidistante tra i tre comuni capoluogo. Il progetto è stato tuttavia definitivamente accantonato a causa degli eccessivi costi e tempi di realizzazione. Si è pertanto ritornati alla distribuzione degli uffici provinciali tra le tre città. Con D.P.C.M. (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) del 16/11/2007 sono stati assegnati alcuni tra i più importanti uffici provinciali alle tre città capoluogo. A conferma di quanto sopra, in data 6 dicembre 2007 fu diramato dal governo il documento di individuazione degli uffici del nuovo ente[11]con una prima ripartizione a cui si aggiungeva la scelta della conferenza dei sindaci di individuare la sede provvisoria del Consiglio Provinciale di Barletta-Andria-Trani presso l'Istituto Tecnico Agrario di Andria, in attesa che le decisioni definitive venissero adottate da parte del Consiglio Provinciale attraverso l'approvazione dello Statuto. Con D.P.R. 25/6/2008 sono stati definiti i 30 collegi elettorali della nuova provincia.

Statuto provinciale, uffici ed assessorati[modifica | modifica wikitesto]

Lo statuto provinciale[12], approvato in data 21 maggio 2010, ha individuato la sede legale della provincia nella città di Andria[13]. Il primo emendamento denominato La Provincia-Territorio sostitutivo dell'articolo 1 dello statuto della provincia di Barletta-Andria-Trani, individua PresidenzaGiuntaConsiglio provinciale a Barletta in quanto Polo politico istituzionale, Prefettura e Questura ad Andria in quanto Polo dell'Ordine e della Sicurezza pubblica, mentre il Polo Giuridico, Finanziario, Culturale, Scientifico e Turistico è prerogativa della città di Trani. L'emendamento all'articolo 2 dello statuto assegna invece la Sede Legale della Provincia di Barletta-Andria-Trani alla città co-capoluogo di Andriain attesa dell'attuazione del primo emendamento[14], in quanto nel rispetto del policentrismo funzionale non potranno coincidere questi poli nelle rispettive città vista l'attuale ubicazione della Prefettura a Barletta presso l'immobile di proprietà privata Real Monte di Pietà. In definitiva per non scorporare Presidenza, Giunta e Consiglio provinciale dalla Sede Legale, queste saranno ubicate ad Andria presso l'immobile dell'Istituto Tecnico Agrario di proprietà dell'ente[15]. I due emendamenti sono stati approvati a maggioranza relativa cioè in terza seduta vista la mancanza di una decisione unanime.

A giugno 2012 la divisione degli uffici nei 3 comuni co-capoluogo è la seguente:

Dal 3 marzo 2011 alcuni uffici precedentemente allocati presso la sede legale della provincia sono stati trasferiti negli altri capoluoghi. A Barletta,[17] presso il Palazzo Parlander sono stati trasferiti i seguenti uffici:

  • Settore Edilizia ed Impianti Termici;
  • Settore Infrastrutture Trasporti e Viabilità;
  • Settore Urbanistica, assetto del Territorio, PTCP, Paesaggio, Genio Civile.

Nella città di Trani[18] invece sono stati allocati gli uffici:

  • Settore Ambiente, Energia, Aree Protette e Difesa del Suolo.
  • Settore Politiche Del Lavoro, Formazione Professionale, Pubblica Istruzione e I.T.A.
  • Settore Cultura Sport e Turismo - Politiche Sociali
  • Ufficio Relazioni con Il Pubblico

Società[modifica | modifica wikitesto]

La tabella seguente riporta l'evoluzione del numero dei residenti nella provincia dal 2001 al 2010[19]:

Anno Residenti Variazione
2001 383.122  
2002 384.293 0,3%
2003 386.489 0,6%
2004 387.645 0,3%
2005 387.997 0,1%
2006 388.330 0,1%
2007 390.010 0,4%
2008 390.925 0,2%
2009 391.506 0,1%
2010 392.863 0,3%

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2010 nel territorio provinciale risultano essere iscritti 8.440 stranieri (3.935 maschi e 4.505 femmine)[20], pari all'2,1%[21] dell'intera popolazione.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto pugliese.

La Provincia di Barletta-Andria-Trani racchiude differenti varietà di dialetti. Più nello specifico vi sono:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Questa parte di Puglia fu molto cara a Federico II di Svevia, motivo per cui si è soliti indicare questa parte d'Italia come la "Puglia Imperiale". Le tracce che ha lasciato l'imperatore sono tantissime, notevole la presenza dei castelli federiciani. Numerose si succedettero le dinastie dai normanni, agli svevi agli angioini. Inoltre da non dimenticare l'importanza anche in epoca romana e pre-romana testimoniata dai reperti.

  • La città di Trani, "perla dell'Adriatico", città del mare e del diritto con i suoi Ordinamenta maris, il Castello Federiciano, il Porto Naturale e Turistico, la "Villa Comunale" raro esempio di giardino sul mare e il suo splendido lungomare, la rendono unica e imperdibile. Ma è soprattutto conosciuta per la sua Cattedrale, dedicata al santo patrono San Nicola Pellegrino, edificata vicino al mare, in cui riflette la sua magnifica architettura romanico pugliese. Con una tale posizione scenografica, la Cattedrale di Trani è una delle chiese e dei luoghi più suggestivi d'Italia.
  • La città di Canosa di Puglia, antico centro prima dauno, poi romano, ove sono situati numerosi siti archeologici (circa 20) di rilievo e relativi a molte epoche, come il "Ponte sull'Ofanto", la Basilica di San Leucio , il Battistero di San Giovanni , l'acropoli e i diversi ipogei di epoca pagana. Nell'era precristiana, Canosa era uno dei maggiori e più floridi insediamenti dell'Apulia (grazie anche alla posizione geografica particolare). In un mausoleo posto accanto alla Cattedrale romanico-bizantina, giace il principeBoemondo I d'Antiochia.
  • Da visitare anche la città di Margherita di Savoia che possiede delle famose Terme e le saline più grandi d'Europa.
  • Nel territorio di San Ferdinando di Puglia da visitare il Museo Civico, che ospita una mostra permanente di usanze e cultura sanferdinandese. Da vedere l'antica posta di San Cassano, che è il palazzo più antico di San Ferdinando assieme alla chiesetta dei Santi Medici.
  • Trinitapoli, è possibile visitare il sito degli Ipogei (Parco Archeologico degli Ipogei) ed il Museo Civico di Trinitapoli che contiene alcuni reperti della zona risalenti al II millennio a.C. (età del bronzo).