Umbria


bussola Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Umbria (disambigua).
Umbria
regione
Umbria – Stemma Umbria – Bandiera
(dettagli) (dettagli)
La Basilica di San Francesco ad Assisi, uno dei simboli dell'Umbria
La Basilica di San Francesco ad Assisi, uno dei simboli dell'Umbria
Localizzazione
Stato Italia Italia
Amministrazione
Capoluogo Logocomuneperugia.png Perugia
Presidente Catiuscia Marini (Centro-sinistra) dal 30/3/2010
Data di istituzione 1970
Territorio
Coordinate
del capoluogo
43°06′43.56″N12°23′19.68″ECoordinate43°06′43.56″N 12°23′19.68″E (Mappa)
Altitudine 493 m s.l.m.
Superficie 8 464,33 km²
Abitanti 892 849[1] (30-6-2015)
Densità 105,48 ab./km²
Province PerugiaTerni
Comuni 92
Regioni confinanti LazioMarcheToscana
Altre informazioni
Lingue italiano
Fuso orario UTC+1
ISO 3166-2 IT-55
CodiceISTAT 10
Nome abitanti Umbri
PIL (PPA) 16.643,8 mln 
PIL procapite (PPA) 23.368 [2]
Cartografia

Umbria – Localizzazione

L'Umbria e le sue province
L'Umbria e le sue province
Sito istituzionale

L'Umbria (Úmbria) è una regione dell'Italia centrale di 895.259[3] abitanti circa, posta nel cuore della penisola. Con una superficie di 8.456 km² (6.334 la provincia di Perugia, 2.122 quella di Terni), è l'unica regione non situata ai confini politici o marittimi della nazione ed è l'unica regione dell'Italia peninsulare non bagnata dal mare.

È attraversata dal fiume Tevere e comprende il lago Trasimeno, il lago di Piediluco, i fiumi ChiascioNeraCornoNestòre e Topino, le Cascate delle Marmore. Il capoluogo regionale è Perugia. La regione confina ad est ed a nord-est con le Marche, ad ovest e nord-ovest con la Toscana; a sud e sud-ovest con il Lazio. Inoltre, la regione comprende un' enclave, confinante con le Marche, che appartiene al comune di Città di Castello.

L'Umbria è caratterizzata da dolci e verdi colline e da città ed insediamenti ricchi di storia e tradizioni. La regione era abitata già in epoca protostorica dagli Umbri e dagli Etruschi, poi fu parte dell'Impero romano. Successivamente è stata ricompresa anche nel territorio dello Stato Pontificio.

Con appena 92 comuni, l'Umbria è la regione d'Italia a statuto ordinario con meno comuni su tutto il territorio nazionale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Altimetria dell'Umbria
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia dell'Umbria.
« Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte / nume Clitumno! Sento in cuor l'antica / patria e aleggiarmi su l'accesa fronte / gl'itali iddii »
(Giosuè CarducciOdi barbare, 1877)

La regione offre un'ampia varietà di caratteri geomorfologici e paesaggistici attraverso il susseguirsi di vallatecatene montuosealtipiani e pianure, che costituiscono la caratteristica geografica dominante. Il territorio è prevalentemente collinare e montuoso.[4].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima della regione è molto vario a causa delle differenze di altitudine. In pianura e collina è di tipo sublitoraneo o temperato mediterraneo d'altitudine, con siccità estiva, mentre nelle zone di montagna è di tipo temperato subcontinentale e, sulle quote più elevate, temperato fresco, con precipitazioni spesso notevoli soprattutto in primavera ed autunno[5]. Le temperature medie annue dei centri più importanti sono generalmente comprese fra gli 11,2 °C di Norcia ed i 15 °C di Terni passando per i 12,9 °C di Spoleto, i 13,1 °C diPerugia e i 14,2 °C di Foligno. L'altitudine gioca un ruolo importante: Norcia, a 604 m s.l.m. ha una temperatura media del mese più freddo (gennaio) di circa 1,1 °C mentre Perugia (493 m s.l.m.) e Spoleto (396 m s.l.m.) presentano valori di quasi 3° superiori (Perugia 4,0 °C). Terni è sicuramente la città umbra che vanta il clima invernale più mite (6,3 °C in gennaio). Le temperature medie del mese più caldo (Luglio) variano fra i 21 °C circa di Norcia e i 25 °C circa di Terni (Perugia: 23 °C circa), ma con picchi che superano i 40° nella Valle Umbra. Le precipitazioni sono per lo più comprese fra i 700 ed i 1.100 mm (Perugia: 893 mm), ma sono ripartite in un numero di giorni piuttosto limitato: fra gli 80 ed i 100.

Parchi naturali[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Aree naturali protette dell'Umbria.

I parchi naturali regionali in Umbria sono sei, dei quali cinque in provincia di Perugia ed uno in provincia di Terni. Nella fattispecie sono:

A questi va aggiunto il Parco nazionale dei Monti Sibillini che è condiviso con la regione delle Marche, dove ha sede l'ente parco.Il territorio è prevalentemente collinare( 70,7% )

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Comprensori[modifica | modifica wikitesto]

L'Umbria fino al 1927

Il territorio umbro fu diviso, negli anni settanta, in 12 comprensori, all'interno di ciascuno dei quali si osserva un certo grado di omogeneità a livello geografico-orografico, linguistico-dialettale e turistico. Essi sono[6]:

Circondari[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente gli ambiti sub regionali furono ridotti a 3 grandi circondari: Perugia, Foligno e Terni. Attualmente vi sono 4 circondari, chiamati A.T.I. (Ambiti Territoriali Integrati) e sono[7]:

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Comuni con più di 20.000 abitanti[8]

Le province dell'Umbria
Stemma Città Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Perugia-Stemma.png Perugia (PG) 166.169 449 km²
Terni-Stemma.png Terni (TR) 112.184 211,9 km²
Foligno stemma.png Foligno (PG) 57.207 263,7 km²
Città di Castello-Stemma.png Città di Castello (PG) 40.133 387 km²
Spoleto-Stemma.png Spoleto (PG) 39.874 349 km²
Gubbio-Stemma.png Gubbio (PG) 32.555 525 km²
Assisi-Stemma.png Assisi (PG) 28.205 186 km²
Bastia Umbra-Stemma.png Bastia Umbra (PG) 21.906 27,6 km²
Corciano-Stemma.png Corciano (PG) 21.287 64 km²
Orvieto-Stemma.png Orvieto (TR) 20.853 281 km²

Comune meno abitato[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Città Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Poggiodomo-Stemma.jpg Poggiodomo (PG) 130 40 km²

Cittadini stranieri[modifica | modifica wikitesto]

In Umbria, secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2014, la popolazione straniera residente era di 99.992 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera residente erano:

Romania Romania 25.646 (2,56%)

Albania Albania 16.698 (1,66%)

Marocco Marocco 10.369 (1,03%)

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Umbria.

L'Umbria venne abitata in epoca protostorica dagli Umbri e dagli Etruschi. Nel 672 a.C. viene fissata la leggendaria fondazione di Terni. Nel 295 a.C. dopo la battaglia di Sentinofu conquistata dai Romani, che vi stanziarono alcune colonie e ne attraversarono il territorio con la via Flaminia (220 a.C.). Vi ebbe luogo la battaglia del Trasimeno durante l'invasione di Annibale nel corso della seconda guerra punica e Perugia venne espugnata e data alle fiamme nel Bellum Perusinum, durante la guerra civile tra Marco Antonio eOttaviano nel 40 a.C.

Il territorio della regione, dopo la fine dell'impero romano vide le lotte tra Ostrogoti e Bizantini e la fondazione nella parte orientale della regione del longobardo ducato di Spoleto(indipendente tra il 571 e la metà del XIII secolo). Ai Bizantini rimase comunque il cosiddetto corridoio bizantino, striscia di territorio estesa lungo il corso del Tevere e facente capo all'Esarcato di RavennaCarlo Magno conquistò la maggior parte dei domini longobardi e li cedette al Papa. Le città conquistarono una certa autonomia e furono spesso in guerra tra loro, inserendosi nel più generale conflitto tra papato e impero e tra Guelfi e Ghibellini.

Nel XIV secolo nacquero diverse signorie locali che furono quindi assorbite dallo Stato Pontificio, sotto cui la regione rimase fino alla fine del XVIII secolo. Nel 1441 papa Eugenio IV cede Sansepolcro alla Repubblica fiorentina, e la città passa così dall'Umbria alla Toscana. Con le vicende successive alla Rivoluzione francese fece parte della Repubblica romana (1789-1799) e dell'Impero napoleonico (1809-1814). Nel 1860 a seguito dei moti risorgimentali la regione entrò a far parte del Regno d'Italia.

Principali resti archeologici della preistoria e protostoria umbra[modifica | modifica wikitesto]

Museo archeologico dell'Umbria
Museo archeologico di Colfiorito

Nel Museo archeologico nazionale dell'Umbria e al Museo "Claudio Faina" di Orvieto e del Museo archeologico di Colfiorito sono conservati numerosi reperti preistorici che attestano come l'Umbria cominciò ad essere abitata già dal paleolitico. In particolare la statuetta, nota come "Venere del Trasimeno", rinvenuta nei pressi del lago Trasimeno è risalente al paleolitico superiore. A Poggio Aquilone di San Venanzo (TR) è stata rinvenuta una tomba appartenente al neolitico superiore. Le "Tane del Diavolo" di Parrano (TR), complesso carsico alle pendici del Monte Peglia, costituiscono uno dei più interessanti siti archeologici della preistoria umbra. Abitate sin dal Paleolitico Superiore, i reperti archeologici rinvenuti al loro interno a partire dai primi scavi del Calzoni (attorno agli anni trenta), testimoniano la presenza di una notevole industria litica. Al periodo di transizione dall'età del bronzo a quella del ferro è riferibile il sepolcreto di Monteleone di Spoleto, famoso soprattutto per aver riportato alla luce lo splendido carro bronzeo laminato d'oro, oggi conservato al Metropolitan Museum di New York. Famosi i resti celtici di Carsulae nei pressi di Terni.

Suddivisione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

L'Umbria comprende due province:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Conferita il 11/10/2010:

Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.»
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Economia dell'Umbria.

Oggi l'economia della regione basa la sua forza su quattro comparti specifici: industria, artigianato, agricoltura e turismo.

Di seguito la tabella che riporta il PIL ed il PIL procapite[9] prodotto nell'Umbria dal 2000 al 2006

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Prodotto Interno Lordo
(Milioni di Euro)
16.537,0 17.520,0 17.824,3 18.316,9 19.257,9 19.765,7 20.631,1
PIL ai prezzi di mercato per abitante
(Euro)
20.105,8 21.231,2 21.469,9 21.777,3 22.563,4 22.892,9 23.703,0

Di seguito la tabella che riporta il PIL[9], prodotto in Umbria ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:

Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano
Agricoltura, silvicoltura, pesca € 403,0 1,95% 1,84%
Industria in senso stretto € 3.671,8 17,80% 18,30%
Costruzioni € 1.404,8 6,81% 5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 4.094,4 19,85% 20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali € 4.545,1 22,03% 24,17%
Altre attività di servizi € 4.202,4 20,37% 18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 2.309,7 11,2% Il settore economico più sviluppato è il settore terziario o terziario avanzato PIL Umbria ai prezzi di mercato € 20.631,1

Il confronto tra il dato regionale e il dato nazionale, espressi in termini percentuali, evidenzia una maggiore incidenza nell'economia regionale, rispetto alla media nazionale del settore delle costruzioni e degli altri servizi, tra i quali sono compresi i servizi della Pubblica Amministrazione, della Sanità e dell'Istruzione.

L'Umbria, considerando il PIL pro capite, risulta inoltre la regione meno sviluppata dell'Italia centrale, con differenze sostanzialmente negative a confronto con tutte le regioni confinanti. Tuttavia, fa ben sperare per il futuro la recente crescita che, attestandosi al 2,3% del PIL per l'anno 2007[10], risulta la più alta d'Italia, superiore anche a quella delNordest, tradizionale motore economico della penisola. Il settore economico più sviluppato è il settore terziario o terziario avanzato.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti dell'Umbria.

L'Umbria può contare su un certo numero di strade e linee ferroviarie, che la raccordano con le vicine regioni e con città come Roma e Firenze. Le vie principali della regione sono la E45 Orte-Ravenna, la SS75 Centrale Umbra che collega Foligno al nodo viario di Perugia, la SS3 Flaminia, che collega Roma con la città di Fano, e la SS77 Val di Chienti - Traforo del Cornello, che parte da Foligno per giungere a Civitanova Marche. Soltanto il territorio orvietano e il basso ternano sono attraversati dall'A1, unico tratto autostradale presente in Umbria. Vi sono anche le linee ferroviarie Roma-Ancona e Roma-Terontola. In territorio regionale vi sono due aeroporti, a Perugia e Foligno (quest'ultimo non utilizzato per il trasporto dei passeggeri). Si possono individuare tre nodi viari: a Foligno, a Perugia e a Terni. Il mezzo più usato è l'automobile.