Cortona

« Cortona: mamma di Troia e nonna di Roma.[1] »
(Detto cortonese tratto dal III libro dell'Eneide di Virgilio)
Cortona
comune
Cortona – Stemma Cortona – Bandiera
   
Cortona – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Tuscany.svg Toscana
Provincia Provincia di Arezzo-Stemma.png Arezzo
Amministrazione
Sindaco Francesca Basanieri (PD) dal 26/5/2014
Territorio
Coordinate 43°16′32″N 11°59′17″E / 43.275556°N 11.988056°E43.275556; 11.988056 (Cortona)Coordinate: 43°16′32″N 11°59′17″E / 43.275556°N 11.988056°E43.275556; 11.988056 (Cortona) (Mappa)
Altitudine 494[2] m s.l.m.
Superficie 342,97[3] km²
Abitanti 22 526[4] (31-12-2014)
Densità 65,68 ab./km²
Frazioni vedi elenco
Comuni confinanti Arezzo, Castiglion Fiorentino, Castiglione del Lago (PG), Città di Castello (PG), Foiano della Chiana, Lisciano Niccone (PG), Montepulciano (SI), Sinalunga (SI), Torrita di Siena (SI), Tuoro sul Trasimeno (PG), Umbertide (PG)
Altre informazioni
Cod. postale 52044
Prefisso 0575
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 051017
Cod. catastale D077
Targa AR
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona E, 2 282 GG[5]
Nome abitanti cortonesi
Patrono santa Margherita da Cortona, san Marco Evangelista
Giorno festivo 22 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cortona
Cortona
Posizione del comune di Cortona all'interno della provincia di Arezzo
Posizione del comune di Cortona all'interno della provincia di Arezzo
Sito istituzionale
Cortona in una pubblicazione del 1864

Cortona ([korˈtoːna]) è un comune italiano di 22.526 abitanti in provincia di Arezzo, principale centro culturale e turistico della Val di Chiana aretina. La superficie del territorio comunale è la quarta più estesa della Toscana (la seconda escludendo i capoluoghi di provincia) e la 29ª in Italia. Antica lucumonia facente parte delle dodecapoli etrusca, è situata a sud della provincia di Arezzo ed a sud-est della regione Toscana, al confine con la regione Umbria.

 

 

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Al confine tra Toscana ed Umbria, Cortona si trova su una collina di circa 600 metri sul livello del mare.

Come lo era per gli Etruschi, Cortona tutt'oggi si trova in una posizione strategica che permette, con brevi spostamenti, di raggiungere importanti centri artistici e culturali.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Cortona.

Il territorio cortonese riflette il clima tipico delle zone sub-mediterranee appenniniche, presentando una piovosità minima nei mesi estivi e massima in quelli autunno-invernali. Le precipitazioni annue sono comprese fra i 500 e i 1500 mm. Le temperature nei mesi di luglio e agosto superano i 30 °C, mentre nel mese di gennaio possono arrivare al di sotto dello zero[6].

Dati[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Periodo etrusco[modifica | modifica wikitesto]

Tra il VIII e il VII secolo a.C., Cortona divenne un'importante lucumonia etrusca. Molto probabilmente, Cortona divenne una città molto potente grazie alla sua posizione strategica, che permetteva un ampio controllo dei territori che facevano parte della lucumonia. Furono costruite proprio dagli Etruschi nel IV secolo a.C. le imponenti mura che circondano la città per circa tre chilometri, le tombe nobiliari "a melone" sparse nei dintorni della città e il monumentale altare funerario adornato da sfingi, esempio unico in Italia. A Cortona è stata ritrovata anche la Tabula Cortonensis, una lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni in lingua etrusca.

Nel 310 a.C. molte città etrusche furono sottomesse a Roma. Cortona dunque stringerà un'alleanza con Roma, che però non fu rispettata e che porterà ad un violento scontro nei pressi del Trasimeno. Nel 450 d.C. i Goti occuparono Cortona, facendole perdere sempre più la sua fama.[7]

Età medievale[modifica | modifica wikitesto]

Le notizie dell'Alto Medioevo cortonese non sono molto chiare riguardo al ruolo della città durante la diffusione del cristianesimo. Infatti non è stato possibile stabilire se Cortona sia stata o meno sede vescovile. In seguito, è stata comunque sottoposta alla curia di Arezzo.

Dal XIII secolo in poi la città è un libero comune, governato da un podestà, che si allea con Perugia per difendersi dagli Aretini durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Lo scontro tra guelfi e ghibellini caratterizza la storia duecentesca di Cortona. Nel 1232, alleati con i Fiorentini, i Cortonesi occupano la città rivale. Nel 1258 Cortona viene però occupata e saccheggiata dall'esercito aretino, aiutato dagli stessi guelfi cortonesi. Tre anni dopo i ghibellini di Cortona riprendono la città, grazie all'alleanza stretta con Siena.

Nel XIV secolo, il pontefice Giovanni XXII decide di conferire lo status di diocesi a Cortona, compresa l'impossibilità di convivenza della città con il vescovado aretino.

Fino agli inizi del Quattrocento la città è affidata ai Casali, cui si deve l'omonimo palazzo.[8]

Dal XV secolo alla seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nel secolo XV Cortona entra a far parte della Repubblica fiorentina e ne diviene una cittadina importante dal punto di vista militare in quanto punto cruciale della sua difesa, ma nel 1509, dopo un secolo di tranquillità, finisce nel mezzo della guerra tra l'esercito spagnolo e Firenze, subendo l'assalto del principe Filiberto d'Orange, onde Cosimo I de' Medici decide la costruzione della fortezza del Girifalco nel 1549 e Cortona diviene anche sede di un capitanato.

Nel secolo XVI a Cortona il Rinascimento fiorentino fiorisce nelle opere d'arte degli artisti Luca Signorelli e Pietro Berrettini e nei monumenti dell'architetto senese Francesco di Giorgio Martini.

Nel 1737, con la morte di Gian Gastone de' Medici, in sostituzione dell'estinta dinastia medicea, subentrano gli Asburgo-Lorena come Granduchi di Toscana, che opereranno imponenti bonifiche alla campagna cortonese col miglioramento delle infrastrutture civili. Nel 1727, nasce, per opera dei fratelli Venuti (Marcello, Filippo e Ridolfino), l'Accademia Etrusca, quale centro di ricerca ante litteram della civiltà etrusca, che per la sua innovatività richiama l'attenzione degli intellettuali di mezza Europa - l'Accademia di Cortona cura poi l'edizione italiana di opere di ampio spessore come il Dizionario Enciclopedico di Diderot - come Voltaire, Muratori, Pallottino ed il grande archeologo-storico delle civiltà antiche Winckelmann.

Successivamente la città di Cortona conoscerà nuovamente la violenza quando le truppe di Napoleone nell'anno 1799, tentarono di occuparla. Cortona, quindi, restituita al Granducato di Toscana, si ribellerà anche a questo partecipando attivamente ai moti risorgimentali conclusisi col Plebiscito del 1860, in cui i cortonesi sanciscono la loro definitiva appartenenza all'Italia unita.[9]

Nel XX secolo, la Città – che dal punto di vista economico vive un momento di ordinato sviluppo, con la meccanizzazione delle campagne e, parallelamente, grazie al migliorato status sociale e finanziario, gode della valorizzazione dei suoi prodotti della terra, nonché della pregiata carne bovina di razza “chianina” – partecipa alle due tragiche guerre mondiali, pagando un alto tributo di sangue, coi suoi numerosi caduti. Il 27 giugno 1944 a Falzano, frazione del comune, un gruppo di soldati tedeschi operò una feroce rappresaglia in risposta all'uccisione di due loro camerati (e al ferimento di un terzo) avvenuta il giorno precedente da parte dei partigiani. Furono uccisi dieci civili, alcuni dei quali fatti saltare con dell'esplosivo dopo essere stati rinchiusi nelle rovine di una casa bruciata il giorno prima[10]. Il tenente della Wehrmacht Josef Sheungraber è stato riconosciuto colpevole del massacro e conseguentemente condannato all'ergastolo dal tribunale di Monaco di Baviera con una sentenza emessa il 10 agosto 2009, a 65 anni dalla strage; la sentenza di condanna tedesca segue quella precedentemente emessa dal Tribunale militare di La Spezia nel 2006[11] Così, malgrado la scempio nazista che la vede vittima della suddetta storica e sanguinaria rappresaglia, Cortona, miracolosamente risparmiata dai bombardamenti, scioglie il voto del suo vescovo che incarica il pittore Gino Severini d'elaborare le stazioni della via crucis in sinergia col mosaicista Romualdo Mattia. I lavori, espressione della cultura cubista e futurista della prima metà del secolo, sono visibili seguendo la via che parte da porta Berarda per raggiungere il santuario della Patrona, Santa Margherita.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Parco Archeologico di Cortona[12][13][modifica | modifica wikitesto]

Tanella di Pitagora
  1. Tomba di Mezzavia
  2. Melone II del Sodo
  3. Melone I del Sodo
  4. Tanella Angori
  5. Tanella di Pitagora
  6. Tumulo di Camucia
  7. Villa di Ossaia
  8. Strada Romana del Torreone
  9. Strada Romana del Monte Maestrino
  10. Strada Romana di Teverina Bassa
  11. Cisterna Bagni di Bacco
  12. Tratto murario presso palazzo Cerulli-Diligenti
  13. Tratto murario presso Palazzo Casali
  14. Mura Etrusche
  15. Porta Bifora
  16. Volta a botte presso Via Guelfa
  17. Museo Paleontologico

Ville[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa più importante della città: il duomo di Cortona

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2014 la popolazione straniera residente era di 2.477 persone.
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera residente erano:

Romania Romania 28,22%
Albania Albania 16,23%
Marocco Marocco 12,47%
Polonia Polonia 6,82%
Regno Unito Regno Unito 5,29%
Tunisia Tunisia 3,19%
Cina Cina 3,11%
Germania Germania 2,91%
Stati Uniti Stati Uniti 1,99%

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Il dialetto più parlato in Cortona e dintorni è il chianino[15].

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La santa patrona di Cortona: Santa Margherita
  • Ogni quarta domenica del mese "Mostra scambio del modernariato" in Piazza Signorelli
  • 8 maggio: "Offerta dei Ceri" e successiva processione verso il santuario di Santa Margherita
  • 22 febbraio: Festa religiosa di Santa Margherita
  • 5 giugno: Rievocazione storica "Matrimonio dei Casali-Salimbeni"
  • 6 giugno: Giostra dell'Archidado
  • 14 e 15 agosto: Sagra della bistecca
  • dal 26 agosto al 10 settembre: Mostra antiquaria.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo riunisce in un unico percorso espositivo lo storico Museo dell'Accademia Etrusca e il Museo della Città Etrusca e Romana di Cortona. La sede è in Palazzo Casali, uno degli edifici più antichi e ricchi di storia della città, dove, in oltre 2000 m² di spazio espositivo, sono esposti alcuni tra i più straordinari capolavori della civiltà etrusca. Ai piani superiori del nuovo museo sono visibili le antiche collezioni dell'Accademia Etrusca, che ripercorrono la fortuna dell'etruscologia e del collezionismo nel Settecento e nell'Ottocento, con lo straordinario lampadario etrusco, la collezione dei bronzetti, la sezione egizia e la biblioteca settecentesca. Al piano terra, nei nuovi spazi espositivi, è illustrata la storia degli insediamenti etruschi e romani del territorio attraverso l'esposizione del più importanti reperti archeologici: i capolavori in bronzo provenienti dalle località di Trestina e Fabrecce, i corredi dei grandi tumuli arcaici della pianura di Cortona, la celebre Tabula Cortonensis e i materiali della villa romana di Ossaia.
Il nuovo Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona è anche il punto di accoglienza e di informazione per visitare il nascente Parco Archeologico di Cortona con i suoi 11 siti. Tra questi, unico al mondo, è il Secondo Tumulo del Sodo, un'imponente tomba arcaica (VI secolo a.C.) con una monumentale gradinata decorata da grandi gruppi scultorei.