Isola di Capo Rizzuto

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Isola di Capo Rizzuto
comune
Isola di Capo Rizzuto – Stemma Isola di Capo Rizzuto – Bandiera
   
Isola di Capo Rizzuto – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Calabria.svg Calabria
Provincia Provincia di Crotone-Stemma.png Crotone
Amministrazione
Sindaco Gianluca Bruno[1] (PdL) dal 27/05/2013
Territorio
Coordinate 38°58′00″N 17°06′00″ECoordinate38°58′00″N 17°06′00″E (Mappa)
Altitudine 90 m s.l.m.
Superficie 126,65 km²
Abitanti 17 160[3] (31-08-2013)
Densità 135,49 ab./km²
Frazioni Le CastellaCampolongo,Capo Rizzuto, Le Cannella, Marinella, Sant'Andrea, Sant'Anna, Stumio[2]
Comuni confinanti CrotoneCutro
Altre informazioni
Cod. postale 88841
Prefisso 0962
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 101013
Cod. catastale E339
Targa KR
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Nome abitanti isolitani
Patrono Madonna Greca
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Isola di Capo Rizzuto
Isola di Capo Rizzuto
Posizione del comune di Isola di Capo Rizzuto nella provincia di Crotone
Posizione del comune di Isola di Capo Rizzuto nella provincia di Crotone
Sito istituzionale

Isola di Capo Rizzuto (IPA[ˈizola diˈkapo riʦˈʦuto][4]) , dai residenti chiamata L'Isula, è un comune italiano di 17.160 abitanti[3]della provincia di Crotone, in Calabria.

Nel 2014 e nel 2015 Isola Capo Rizzuto si aggiudica la Bandiera Verde delle Spiagge, l'autorevole riconoscimento europeo assegnato dalla FEE.[5]

 

 

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Si trova all'interno dell'area marina protetta di Capo Rizzuto. Non è un'isola, bensì un lungo promontorio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la leggenda, la fondazione della cittadina fu voluta da una della sorelle di PriamoAstiochena, che volle un centro abitato presso il promontorio Capo Rizzuto, vicino al tempio di Hera.

Alcuni fanno derivare il nome “Insula” dalla esistenza di alcune isole prospicienti i tre promontori “Japigi”, identificati in Capo Rizzuto, Capo Cimiti e Punta Le Castella, così denominati dalla presenza del mitico Japyx, figlio di Dedalo, uno degli artisti più valenti dell’antica Grecia. Infatti, secondo quanto riportano alcune testimonianze letterarie antiche (Erodoto, Strabone, etc), Japyx o Japige fuggì da Creta seguendo il padre in una spedizione in Sicilia; ma durante il ritorno, una violenta tempesta lo fece naufragare presso le coste dell'odierna Calabria, ed alla località fu dato il nome di “terra Japigia”.[6]

Sul promontorio di Capo Piccolo, compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella, nel 1977 l'archeologo Domenico Marino ha scoperto, e successivamente scavato, un insediamento del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 che ha restituito alcuni frammenti di ceramica minoico-micenea, tra i più antichi rinvenuti nella penisola italiana, testimonianza certa di contatti tra i popoli indigeni enotrio-japigi e il mondo minoico-miceneo. I reperti sono esposti e conservati nel Museo archeologico nazionale di Crotone.

Altri studiosi ancora, fanno derivare il nome di Isola al fatto che "Insula" era il luogo dove chi viveva godeva di diritto d'asilo. L’imperatore di CostantinopoliLeone VI (886-911), elevò Isola di Capo Rizzuto a sede vescovile. La diocesi e quindi la cittadina è indicata nei documenti bizantini con il termine greco “Άσυλον” che significa “luogo sacro”, dove l’uomo non può essere perseguitato.

Con la trasformazione della scrittura greca in quella latina il nome divenne Isola.

Con decreto regio del 22 gennaio 1863, assunse definitivamente l’attuale denominazione: Isola di Capo Rizzuto.[7]

Principali monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel centro storico vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; Reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; " l'Orologio", la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell’orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna.

Isola di Capo Rizzuto.

Sulla costa sorge la "Torre Vecchia", una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI a guardia costiera contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che avevano il compito di vigilare giorno e notte e segnalare la presenza di navi sospette con particolari segnali: fumo durante il giorno e falò la notte. L’accesso all’interno della torre avveniva mediante un rustico ponte levatoio in legno.

Il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto, è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto. Semplice e maestoso, è di nuova costruzione: la posa della prima pietra è datata infatti 1991. La superficie del Santuario è di circa 800 m2 e si arricchisce di altri 200 m2 di balconate.

Nella frazione di Le Castella, si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su di una piccola penisola sul mare. Fu costruita per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell'area del porto. Da esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del Tempio di Hera Lacinia, posto sul promontorio di Capo Colonna.