Pergine Valsugana

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Pergine Valsugana
comune
Pergine Valsugana – Stemma
 
Pergine Valsugana – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Trentino-South Tyrol.svg Trentino-Alto Adige
Provincia Trentino CoA.svg Trento
Amministrazione
Sindaco Roberto Oss Emer (lista civica) dal 10/05/2015 (2º mandato)
Territorio
Coordinate 46°04′00″N 11°14′00″ECoordinate46°04′00″N 11°14′00″E (Mappa)
Altitudine 482 m s.l.m.
Superficie 54,33 km²
Abitanti 21 155[1] (31-5-2015)
Densità 389,38 ab./km²
Frazioni Vedi elenco
Comuni confinanti Baselga di PinéBosentino,Calceranica al Lago,CaldonazzoCivezzano,FornaceFrassilongoLevico TermeNovaledo,Sant'Orsola TermeTenna,TrentoVignola-Falesina,Vigolo Vattaro
Altre informazioni
Cod. postale 38057
Prefisso 0461
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 022139
Cod. catastale G452
Targa TN
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Cl. climatica zona F, 3 147 GG[2]
Nome abitanti perginesi / perzenaitri
Patrono Natività di santa Maria Vergine
Giorno festivo 8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pergine Valsugana
Pergine Valsugana
Sito istituzionale

Pergine Valsugana (/ˈpɛrʤine valsuˈgana/Pèrzen o Pèrzem[3] in dialetto trentino) è un comune italiano di 21.155[4] abitanti dellaprovincia di Trento, il terzo per popolazione dopo il capoluogo e Rovereto.

Sede della Comunità di valle Alta Valsugana e Bersntol, allo sbocco della Valle del Fersina e all'inizio della Valsugana, la cittadina è dominata dallo storico Castel Pergine e presenta, fra architetture rustiche, artistiche vestigia del tempo antico, notevoli palazzi rinascimentali (Via Maier) e bellissimi dintorni. La piana di Pergine, ampia e assolata, è circondata da monti e vallate boscose.

 

 

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La città è situata nel medio Trentino, ad oriente rispetto all'asta dell'Adige, a 490 m s.l.m. e a 12 km a est di Trento. Il comune di Pergine Valsugana, che si estende su una superficie di 5439 ettari circa, occupa la vasta conca ai piedi del colle Tegazzo e il fondovalle del torrente Fersina. A occidente è dominata dal Monte Marzola (1738 m s.l.m.) e dal Monte Celva (1000 m s.l.m.) con il Cimirlo verso Trento, a sud-ovest dalla Vigolana (Becco di Filadonna, 2150 m s.l.m.), a sud-est dalla Panarotta (2002 m s.l.m.), a est dal Monte Orno o Montagna Grande (1538 m s.l.m.) (una volta chiamata così per la sua altezza in termini prospettici), a nord-est dal Gronlait (2383 m s.l.m.) e dal Fravort (2347 m s.l.m.) Infine a nord-ovest si possono scorgere in lontanza le cime della catena del Brenta (cima Tosa 3173 m s.l.m.) e la Paganella (2125 m s.l.m.), sempre in lontananza, ma a sud, si può scorgere il Pizzo di Levico, sulla sommità del quale svetta Forte Vezzena.

Il torrente Fersina nasce dal lago di Erdemolo, posto sopra Palù del Fersina a 2036 m nella catena del Lagorai e si snoda fino a Trento, per poi sfociare nel fiume Adige.

Il lago di Caldonazzo (profondità massima 49 m) si trova a sud della cittadina; appartiene al perginese dalla frazione di San Cristoforo al Lago (suo inizio) fino all'altezza della frazione di Valcanover. Il resto del lago appartiene ad altri comuni; dal lago, di Caldonazzo nasce il fiume Brenta.

Altri laghi situati nel perginese sono il lago di Costa, il lago Pudro, il lago di Canzolino e il lago di Madrano. Ci sono poi piccoli corsi d'acqua, affluenti del Fersina.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a 1,4 °C, mentre quella del mese più caldo, luglio, è di +22,6 °C.

Le precipitazioni medie annue superano i 900 mm, distribuite mediamente in una novantina di giorni, con un picco nella tarda primavera e in estate e un minimo relativoinvernale[5].

Classificazione climatica: zona F, 3147 GG

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini del nome

Esistono numerose ipotesi sull'origine del toponimo: nel Settecento si avanzò l'ipotesi che derivi dal nome del torrente Fersina, infatti deriverebbe da ferrugo o ferri sinus perché attraversa una zona ricca di miniere di ferro; sempre dal nome del torrente ci sarebbe stato il passaggio a Persina e poi a Pergine, ma tale ipotesi si ritiene ormai superata. Altre ipotesi spiegano che Pergine è una forma locativa di Pergo, luogo elevato: perg forse parallelo di Berg (monte). Un'altra ritiene che il nome della città derivi dalla derivazione di Pyrgus, da cui l'italiano pergamo e pergus, poggio.

Recentemente si preferisce la derivazione da colle-altura, collegata all'esistenza di un fortilizio. Alcuni, però, si rifanno agli studi sul toponimo Pergine Valdarno, in provincia di Arezzo: nel secolo scorso si faceva risalire il nome ad una lingua primitiva, probabilmente quella dei Liguri, i quali avrebbero influenzato il mondo degli Etruschi. Verso la metà del nostro secolo si ipotizzò che Pergine derivi dal termine Perga-Parga, che significa fienile, capanna. Alcuni studiosi invece ritengono che i toponimi con suffisso -ine sono di origine orientale o etrusca e indicano una fonte d'acqua: Pergine deriverebbe secondo questa ipotesi da Perku-ine = sorgente sul colle. Quest'ultima è l'ipotesi più accreditata, non si esclude una derivazione latina dovuta alla dominazione Romana. La questione sull'origine del nome, comunque, resta ancora aperta.

Preistoria[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Pergine era abitato già in epoca preistorica dai Reti; insediamenti abitativi sono stati trovati nelle colline del perginese, in particolare ai Montesei di Serso. Non sono però esclusi insediamenti di fondo valle. Non è escluso inoltre che il probabile castelliere romano, che doveva sorgere sul colle del Tegazzo, fosse ancora più antico, di epoca Retica.

Età Romana[modifica | modifica wikitesto]

Con la guerra retica (I secolo a.C.) il territorio del perginese entrò a far parte dei territori di Roma. In particolare Pergine, con tutta la valsugana, faceva parte del Municipio romano di Feltre. Venne costruita perciò la via militareClaudia Augusta Altinate, che partiva da Altinum (ovvero Altino, nei pressi dell'odierna Venezia), attraversava la Valsugana, e passando per la piana di Pergine (ancora spoglia di edifici), arrivava fino a Tridentum (attuale Trento). Non sono esclusi però possibili insediamenti e infrastrutture sorti attorno alla via militare nella piana del perginese (se non un vero e proprio borgo), infatti stazioni di cambio dei cavalli e locande per il ristoro e il pernottamento sorgevano a intervalli regolari lungo le strade; non di rado attorno a queste strutture si sviluppano delle vere e proprie città. Si presume, inoltre, l'esistenza di un castelliere romano (o addirittura preromano poi utilizzato e forse modificato dagli stessi Romani) sulla collina dove ora sorge il castello di Pergine, questo era un luogo altamente strategico che permetteva di controllare i movimenti nell'Alta Valsugana. La stradina che collega le frazioni di Vigalzano e Costa è probabilmente quanto resta dell'antica via militare.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Castel Pergine
Castel Pergine - Il mastio del castello, la parte più antica del castello
Una delle torri di cinta

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente Pergine divenne parte del ducato longobardo di Trento, fino alla dominazione dei Franchi.

Si può parlare con sicurezza di Pergine come centro urbano, però, solo nel Medioevo, quando nel 26 febbraio 845appare per la prima volta in un documento il nome del paese; e quando nel 13 luglio 1183 venne creata la comunità di Pergine e la chiesa pievana.

Nel 1027 nasceva il Principato vescovile di Trento di cui facevano parte anche i territori del perginese. Ecclesiasticamente però era compreso nel vescovado di Feltre.

Nel 1347-49 Pergine faceva ancora parte del principato Vescovile di Trento, ma i principi-vescovi non poterono prendere possesso di questa sede perché i Tirolesi, vantando dei diritti, volevano appropriarsene. Si chiese quindi aiuto ai Signori di Padova che presidiarono il castello di Pergine. I conti del Tirolo però non tardarono a rispondere e assediarono il castello di Pergine. Tutto finì il 9 ottobre 1356 con la firma della Pace che sanciva il passaggio di questo territorio ai Tirolesi.

In quest'epoca il territorio del perginese era diviso amministrativamente in sette gastaldie: Pergine con Zivignago, Valar, Valderban e Masetti; Madrano con Vigalzano e Nogaré; Viarago con Serso, Canezza, Portolo, Mala e Sant'Orsola; Frassilongo con Roveda; Vignola con Falesina, Ischia e Tenna; Castagné; Susà con Costasavina, Roncogno e Canale.

Rinascimento[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1525 Pergine fu protagonista di un'insurrezione contadina conosciuta con il nome di guerra rustica. Nel XVI secolo Pergine era centro di una fiorente attività mineraria e sede dell'Ufficio Minerale, creato da Massimiliano d'Asburgo.

Nel 1531 Pergine, insieme ad altri territori limitrofi, tornò a far par parte del Principato Vescovile di Trento. Questo accadde grazie ad un accordo tra il vescovo Bernardo Clesio e i conti del Tirolo. Questo accordo sanciva che i Tirolesi cedevano al Principato i diritti su questi territori, compreso Pergine. In cambio, però, ricevevano dal principe-vescovo i diritti sui territori di Bolzano.

Dal XVIII secolo al XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1786 la giurisdizione ecclesiastica di Pergine passò dalla diocesi di Feltre alla diocesi di Trento.

Nel 1807 vennero abolite le vecchie suddivisioni amministrative autonome e sostituite con i Comuni. Nel 1815, dopo il periodo napoleonico, quello bavarese e quello del francese Regno d'Italia, Pergine, insieme all'ex Principato vescovile, passò nelle mani dell'Austria e venne aggregato alla provincia Tirolese. Sempre nel corso dell'Ottocento si affermò l'industria serica che perse importanza prima della fine del secolo.

Nel territorio tirolese furono ipotizzati due manicomi: un primo si realizzò nel 1830 a Hall in Tirol presso Innsbruck da 75 posti letto, mentre un secondo doveva essere realizzato tra Trento e Rovereto per il Tirolo italiano.[6] Dapprima nel 1850 il medico Francesco Saverio Proch, e successivamente nel 1864, monsignor Andrea Strosio di Rovereto sostennero la costruzione di una struttura trentina. Solamente il 12 ottobre 1874 questi appelli furono recepiti, e si iniziò a cercare il luogo migliore, e lo si trovò presso il maso San Pietro di Pergine nel 17 aprile 1877.[7] La sua costruzione fu affidata all’'impresa edile di Cesare Scotoni di Trento, mentre gli ingegneri Karl Lindner e Alfredo Riccabona furono nominati rispettivamente direttore e ispettore dei lavori. La prima pietra fu posta il 20 marzo 1879 e utilizzando circa 330 operai il 19 settembre 1882 fu inaugurato. L'edificio aveva una pianta ad "E", e a fine secolo poteva ospitare 240 malati.

XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Durante la prima guerra mondiale (1914-1918) il manicomio divenne un ospedale militare, spostando i malati mentali in strutture più interne all'Impero. Finita la guerra, Pergine entrò a far parte del Regno d'Italia, creato dai Savoia; fino ad allora era sotto il dominio (insieme a tutta la regione) dell'Impero austro-ungarico.

Nel 1928 13 comuni furono annessi a quello di Pergine creando un nuovo comune: Pergine Valsugana.

Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945) Pergine Valsugana fu occupata dai tedeschi. La legge n. 124124, del 21 agosto 1939, in materia di opzioni e dai successivi accordi italo-tedeschi sul cambio di cittadinanza, fece sì che il 26 maggio 1940 un convoglio formato da 299 malati di origine e lingua tedesca residenti o domiciliati a Pergine partirono in direzione dell'’Ospedale psichiatrico di Zwiefalten in Germania, e da li smistati fra gli ospedali di Schussenried e Weissenau, dove anche grazie al programma di purificazione della razza denominato Aktion T4, molti trovarono la propria morte.[8][9] La cittadina fu liberata dalle truppe alleate al termine del conflitto.

Nel 1955 si staccarono dal comune le cittadine di Falesina e Vignola creando la conformazione attuale del comune.

Sempre nella storia recente di Pergine assunse massima importanza la presenza dell'Ospedale Psichiatrico, costruito durante il periodo austroungarico per i pazienti di lingua italiana del Tirolo e poi divenuto l'ospedale psichiatrico della regione Trentino-Alto Adige. La sua importanza da un punto di vista economico e sociale si accrebbe, fino ad raggiungere negli anni settanta 2.500 pazienti e 1.200 dipendenti. La sua importanza e le sue dimensioni andarono esaurendosi dopo la legge Basaglia (1978). La memoria dell'Ospedale Psichiatrico viene tenuta viva dal festival Sentieri Paralleli, organizzato dall'associazione EXOP (Ex Ospedale Psichiatrico).

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

La parte superiore dello stemma del comune di Pergine rappresenta una P gotica, dorata su sfondo rosso, che indica la iniziale del nome del paese. La parte sottostante, invece, rappresenta il torrente Fersina (striscia blu) circondato dalle sue sponde (strisce verdi).

Gonfalone[modifica | modifica wikitesto]

Il gonfalone del comune di Pergine è un drappo di tessuto di colore bianco e rosso a strisce verticali al cui centro troneggia lo stemma del comune di Pergine. Sotto lo stemma è presente l'iscrizione a lettere maiuscole dorate: «Comune di Pergine Valsugana»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiese[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa dei padri Francescani con fontana Saliente, sullo sfondo a destra si può notare il monumento ai caduti
  • Chiesa convento dei Padri Francescani, costruita nel 1905; la facciata ricorda quella della chiesa di San Babila a Milano. Questa chiesa sostituì quella costruita nel 1606, dedicata a San Francesco d'Assisi.
  • Chiesa Parrocchiale di Santa Maria (arcipretale), in stile tardogotico, edificata nel 1556 sopra una più antica del 1183, gli studiosi ritengono risalisse al periodo longobardo.
  • Chiesa di San Carlo, nel 1339 dedicata a San Nicolò, fu ricostruita nel 1615 e dedicata a San Carlo, ai tempi sede dei Confratelli della Buona Morte.
  • Chiesa di Sant'Antonio, edificata nel 1490 sopra i resti di una più antica che si ritiene risalisse al 1089. Nel 1797 le ossa del vicino cimitero furono raccolte e depositate in questa antica chiesa che venne murata;, da allora è agibile solo la costruzione del 1490. Per molto tempo la chiesa venne chiamata chiesa delle Anime.
  • Chiesa di Santa Elisabetta, edificata nel 1633 e dedicata a Santa Elisabetta, regina del Portogallo. Per molto tempo al suo interno si celebrava la messa per gli alunni della vicina scuola.
  • Chiesa di San Rocco, eretta nel 1631 dopo che Pergine era stata risparmiata da un'epidemia di peste.
  • Chiesa e casa Apostolica degli Artigianelli Pavoniani, di carattere moderno domina la vallata di Pergine da una posizione collinare presso la frazione di Susà.
  • Antica chiesa di Santa Margherita, costruita prima del 1247, era centro di riferimento spirituale per il vicino ospedale di Santo Spirito (edificio del XV secolo), andato in rovina e ormai abbattuto. È ora sede di un bar.

Le chiese sopra citate sono quelle presenti nel borgo cittadino; di notevole interesse sono anche le chiese situate nelle numerose frazioni di Pergine. Alcune di esse si notano anche dalla piana di Pergine, per la loro descrizione, si rimanda alle pagine delle relative frazioni.

Cappelle[modifica | modifica wikitesto]

  • Cappella del S. Crocefisso, edificata nel 1655 per ospitare un crocefisso già esistente, ormai sostituito da un crocefisso ligneo dell'Ottocento. Si trova all'angolo tra Viale Dante e via Rosmini.
  • Cappella a Sant'Antonio, eretto nel 1922, si trova in via Cimirlo in località Fornaci, lungo la strada per arrivare alla frazione di Roncogno. Da non confondersi con quella che si trova nella frazione di Valcanover, la quale ricorda più una chiesetta di piccole dimensioni, che una cappella.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Il Municipio
  • Ex Filanda Chimelli, costruita nel 1832 e ora sede di uffici comunali e della Comunità Alta Valsugana e Bersnstol. Notevole la ciminiera adiacente.
  • Palazzo Tomelin, del periodo seicentesco, fu la sede del quartier generale di Giacomo Medici che guidò la spedizione italiana durante la terza guerra d'indipendenza. Ora è sede della Cassa Rurale di Pergine.
  • Municipio, del 1697, inizialmente di un solo piano, venne sopraelevato nel 1786 dopo un incendio. Sulla sommità dell'edificio vi sono una campana e un orologio.
  • Ex-albergo Cavalletto, del periodo cinquecentesco, è stato sede di un albergo, di un'osteria e di una stazione di cambio dei cavalli.
  • Palazzo Gramatica; il suo nome è quello della famiglia che lo possedeva nel XIX secolo.
  • Palazzo a Prato, del XVI secolo.
  • Palazzo Gentili-Crivelli, del 1500, con un ampio porticato.
  • Palazzo Hippoliti, della fine del XV secolo.
  • Palazzo Montel, ristrutturato e adibito a casa signorile nel 1847, ora sede di altre attività.
  • Edificio Canopi, in passato sede della Corporazione dei Canopi, i minatori che lavoravano nelle miniere d'argentorame e piombo del Perginese.
  • Palazzo Cerra, del XV secolo.
  • Oratorio Parrocchiale Don Bosco, edificio del 1882, tuttora sede dell'oratorio parrocchiale; notevole la campana situata in sommità dell'edificio. Nell'oratorio si trova anche un teatro-cinema.
  • Provvidenza, costruito nel 1923, ai tempi sede del ricreatorio parrocchiale femminile, ora sede degli Scout di Pergine (Associazione: Scout d'Europa FSE)
  • Antico hotel Posta, della fine dell'Ottocento; il nome ricorda l'antico uso di questo edificio: hotel e rimessa di cambio-cavalli per uso postale. Ora adibito a ristorante e banca.
  • Macello, costruito alla fine dell'Ottocento; un tempo usato per macellare il bestiame, ora sede della biblioteca comunale di Pergine e di sale comunali.
  • Asilo infantile G.B. Chimelli, costruito alla fine dell'Ottocento, tuttora adibito a tale scopo.
  • Villa Rosa, interessante villa del 1912 situata in posizione collinare presso la frazione di Vigalzano, ex presidio ospedaliero destinato alla riabilitazione (fisioterapia). Tra qualche anno l'edificio verrà destinato ad altre mansioni, per il trasferimento a valle del presidio ospedaliero. In origine veniva chiamata Villa Giulia.
  • Villa Perini, nei pressi dei Montesei di Serso.
  • Villa Romanese, vistosa villa a sud di Pergine, in posizione elevata, nei pressi della frazione di San Cristoforo.
  • Villa Graziadei, villa sul lago presso la frazione di San Cristoforo.
  • Istituto di istruzione "Marie Curie", un tempo manicomio, ora sede di scuole superiori come liceo scientifico e liceo delle scienze sociali.
  • La residenza di Alessia Eccher, unica esponente ancora in vita della nobilità austro-ungarica perginese.

Fontane[modifica | modifica wikitesto]

  • Fontana Saliente, con i celebri cavallucci marini, venne costruita nel 1924 nella piazza antistante il convento dei Padri Francescani.
  • Fontana di piazza Garbari, appoggiata al palazzo Gentili-Crivelli, l'acqua zampilla da un tritone fino ad arrivare in una vasca sottostante.

Da ricordare anche l'ormai abbattuta fontana del Mercurio, quest'ultima era stata eretta all'ingresso del quartiere di Borgo nuovo.

Altre fontane di minor interesse artistico sono presenti nel perginese:

  • Fontana della chiesa di San Carlo, sulla chiesa di San Carlo
  • Fontana del parco comunale, nel parco tra corso degli alpini e via Marconi.
  • Fontana dello Spiaz de le Oche, nell'omonima piazza.
  • Fontana in via Maier, su un edificio in fondo a via Maier.
  • Fontana in via Bartolomei, nell'omonima via.
  • Fontana in via Chimelli, nell'omonima via.

Ponti[modifica | modifica wikitesto]

È lecito supporre l'esistenza di un ponte di epoca romana, visto che la via militare che partiva da Altino e arrivava a Trento lungo la valsugana incontrava in questa zona il torrente Fersina. Questo ponte probabilmente si trovava all'altezza della chiusa di Canezza, al Croz del Ciùs. Di questo ponte però non è stata trovata traccia, né si sa se era di muratura, di legno o costruito con barche.

Durante il Medioevo i ponti sul Fersina erano una questione problematica, infatti erano dei piccoli ponti adatti al passaggio di persone a piedi o con piccoli carri, nei casi di alluvione questi piccoli ponti venivano spazzati via, l'attraversamento era possibile solo per i pedoni che scendevano sul letto del torrente tramite una rampa e giungevano all'altra riva tramite una passerella di fortuna. È probabile che solo il ponte che consentiva il collegamento a Trento era mantenuto nella maggior efficienza possibile; questo ponte si trovava dove ora si trova Ponte Regio.

Solo dal XX secolo furono costruiti ponti più efficienti, probabilmente edificati dove sorgevano quelli medioevali:

  • ponte Regio - sulla strada che porta a Trento.
  • ponte di Vigalzano - nei pressi dello stadio del ghiaccio e del nuovo campo da calcio.
  • ponte di Serso - lungo la strada che sale a Serso.
  • ponte del croz del Ciùs - a est di Pergine sulla strada che porta a Canezza, ai piedi del croz del Ciùs.
  • ponte sulla statale - sulla strada statale della Valsugana che porta a Trento.

Inoltre si trovano dei ponti nelle frazioni di Pergine, i più importanti:

  • Ponte di Canezza - sul Fersina nella frazione di Canezza.
  • Ponte sul rio Vignola - sulla strada per Levico Terme.

Altri ponti permettono il passaggio sui numerosi rivi che si trovano nelle frazioni, ma per la loro descrizione si rimanda alle pagine delle relative frazioni.

Architettura contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Centro intermodale di Pergine, stazione ferroviaria. Le fermate degli autobus si trovano sul retro dell'edificio. A fianco del Centro Intermodale si può notare la vecchia stazione
  • Centro Intermodale, di recente costruzione (2006), è sia la stazione dei treni della città, che la stazione degli autobus urbani ed extraurbani. È stato costruito a fianco del vecchio edificio della stazione.
  • Teatro Comunale, completato nel 2013 al posto dell'ex caserma dei Vigili urbani e ancor prima dei vigili del fuoco. In questo posto in passato sorgeva il cinema della città. Il teatro inaugurato nel settembre del 2013 ha una capienza di 498 spettatori ed è gestito dalla compagnia teatrale ariaTeatro.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Castelli[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello di Pergine, di origine medioevale, fortificazione situata sulla collina del Tegazzo.

Nel centro storico di Pergine e nelle immediate vicinanze sono presenti inoltre numerosi edifici rinascimentali, settecenteschi e ottocenteschi adibiti ad uso abitativo.

Fortificazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Forte Cimirlo, a Pergine sul Cimirlo, di competenza del comune di Pergine.
  • Forte Roncogno, alle pendici del monte Celva, di competenza del comune di Trento.
  • Forte Col de le Bene o Forte San Biagio, sul colle delle Benne, al confine di Pergine e di competenza di Levico Terme
  • Forte Tenna, al confine di nei pressi di Tenna e di competenza di questo comune.
  • Complesso fortificato di Civezzano - Tagliata Stradale Superiore e Inferiore, uno sbarramento ferroviario oltre al forte. Di competenza del comune di Civezzano.

Questi ultimi quattro, anche se non propriamente di Pergine, sono stati menzionati per la loro posizione di confine[10].

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Luoghi[modifica | modifica wikitesto]

  • Via Pennell'ai tempi quartiere di Borgo nuovo, questo nome è dovuto alla sua posizione periferica rispetto al nucleo più antico della cittadina.
  • Spiaz de le Oche, il nome deriva dal fatto che in passato questa piazza era adibita a uso agricolo e al pascolo del bestiame, già piazza Pacini.
  • Via Maier ai tempi contrada 'Taliana perché abitata dal gruppo italiano del perginese, notevoli le case di stile rinascimentale.
  • Marcadel, ai tempi contrada Tedesca perché abitata da famiglie tedesche e adibita a uso commerciale, ora via Cesare Battisti.

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumento ai caduti di tutte le guerre', edificato nel 1958 nelle vicinanze della chiesa dei Padri Francescani, raffigura un angelo che sostiene un corpo esanime.
  • Monumento a Mons. Regensburger, nei pressi della Chiesa di Santa Maria, è una stele raffigurante un altorilievo di Regensburger e un'iscrizione.

Croci Monumentali[modifica | modifica wikitesto]

  • Croce del Tegazzo, alta 3-4 metri, marmorea e innalzata nel 1900, domina la vallata di Pergine dalla collina adiacente a quella dove sorge il castello.

Capitelli Votivi e Croci[modifica | modifica wikitesto]

  • Capitello dei Cerri, il capitello, posto nei pressi del Municipio, contiene un affresco della Madonna della Seggiola.
  • Capitello votivo alla Madonna di Lourdes, eretto come Ex voto nel 1855 contro il colera, contiene una piccola statua della Madonna con le braccia aperte in segno di accoglienza. Si trova dietro il castello presso la strada che va dai Masetti a Zivignago.
  • Capitello votivo con crocefisso di Viale Dante, all'interno si trova un piccolo crocefisso di legno attaccato alla sua parete posteriore. Si trova in Viale Dante all'angolo con via Amstetten.
  • Capitello votivo alla Vergine Maria, sopra via Maier sulla strada per andare al Tegazzo.
  • Capitello votivo al crocefisso senza braccia, si trova lungo la ciclabile che va dai Paludi fino a S. Cristoforo. Rappresenta un Cristo crocefisso senza braccia per ricordare che ha bisogno delle nostre braccia per operare nel mondo.
  • Capitello votivo alla Sacra Famiglia, si trova in via dell'Angi che porta da Pergine a Canale.
  • Capitello votivo a S. Antonio, si trova sulla strada che porta da Pergine a Costasavina.
  • Capitello votivo con Crocefisso di Via Vigolana, si trova tra via Vigolana e la strada che porta a Susà.
  • Capitello votivo della Madonna con bambino, si trova lungo la strada che porta da Pergine a Brazzaniga. All'interno è dipinta una Madonna con bambino.
  • Capitello votivo con crocefisso sulla strada per Levico, si trova all'inizio della strada per Levico, nei pressi del ponte. All'interno è posto il dipinto un Cristo crocefisso.
  • Capitello votivo con crocefisso all'ingresso di Zivignago, si trova all'incrocio con via spolverine, via lagorai e via al bersaglio, all'ingresso della frazione

Capitelli votivi sono inoltre sparsi per le frazioni e le località di Pergine.

Croci di marmo come quella del Tegazzo, ma più piccole, si trovano:

  • nelle campagne, come quelle attorno a località Fornaci. Una si trova a ovest delle Fornaci per andare verso Costasavina, l'altra a nord per andare verso Roncogno.
  • in posizione collinare, come quella sul croz del Ciùs nel quale è stata scavata una piccola galleria per arrivare a Canezza.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Case di epoca Retica, ai montesei di Serso