Asti

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Asti
comune
Asti – Stemma Asti – Bandiera
(dettagli)
La fontana di Piazza Medici e la Torre Troyana
La fontana di Piazza Medici e la Torre Troyana
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Regione-Piemonte-Stemma.svg Piemonte
Provincia Provincia di Asti-Stemma.png Asti
Amministrazione
Sindaco Fabrizio Brignolo (PD) dal 21/05/2012
Territorio
Coordinate 44°53′56″N 8°12′28″ECoordinate44°53′56″N 8°12′28″E (Mappa)
Altitudine 123 m s.l.m.
Superficie 151,31 km²
Abitanti 76 673[1] (31-12-2014)
Densità 506,73 ab./km²
Frazioni Vedi elenco
Comuni confinanti Azzano d'AstiBaldichieri d'AstiCallianoCastagnole MonferratoCastell'Alfero,Castello di AnnoneCelle EnomondoChiusano d'Asti,CinaglioCossombratoIsola d'AstiMonaleMongardino,PortacomaroRefrancore,Revigliasco d'AstiRocca d'ArazzoSan Damiano d'AstiSettimeTigliole,Vigliano d'Asti
Altre informazioni
Cod. postale 14100
Prefisso 0141
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 005005
Cod. catastale A479
Targa AT
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Cl. climatica zona E, 2 617 GG[2]
Nome abitanti astesi, astigiani
Patrono san Secondo
Giorno festivo primo martedì del mese di maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Asti
Asti
Mappa di localizzazione del comune di Asti nella provincia di Asti
Mappa di localizzazione del comune di Asti nella provincia di Asti
Sito istituzionale
« ... Ed Asti repubblicana. Fiera di strage gotica e de l'ira
di Federico, dal sonante fiume ella, o Piemonte, ti donava
il carme novo d'Alfieri. »
(da PiemonteGiosuè Carducci)

Asti (Ast in piemontese) è un comune italiano di 76.673 abitanti[3], capoluogo della provincia omonima in Piemonte. È il quarto comune della regione per numero di abitanti e il sesto per superficie. "Municipium" romano noto con il nome di Hasta Pompeia o semplicemente Hasta, fu sede del ducato di Astiducato longobardo della Neustria. Libero comune nel Medioevo, con diritto di "battere moneta", fu uno dei più importanti centri commerciali tra XII e XIII secolo, quando i suoi mercanti svilupparono il commercio e il credito in tutta Europa.

È conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini, in particolare l'Asti spumante: ogni anno, a settembre, vi si tiene uno dei concorsi enologici più importanti d'Italia, denominato la Douja d'Or. Celebre è anche il suo Palio storico, manifestazione tra le più antiche d'Italia, che si svolge a settembre e culmina con una corsa di cavalli montati "a pelo" (senza sella).

Negli ultimi anni ha assunto una notevole rilevanza a livello nazionale anche il Festival delle sagre astigiane, una manifestazione enogastronomica che si tiene ad Asti la settimana antecedente il Palio di Asti, dove oltre 40 pro loco della provincia di Astipropongono le loro specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOCG astigiani, in un grande ristorante all'aperto, meta ormai di migliaia e migliaia di persone provenienti per l'occasione da tutta Italia.

Indice

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Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Asti si trova a circa 60 chilometri a sud-est di Torino, nella valle del fiume Tanaro il quale, dopo aver ricevuto gli affluenti Borbore, Valbrenta e Versa, la delimita a sud. La città sorge in mezzo a celebri colline, tra le Langhe e il Monferrato, famose in tutto il mondo per i loro vini[4][5] ed è in una posizione favorevole quasi nel cuore del Piemonte.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Asti.

Tutto il territorio astigiano si trova ad avere un clima particolare, protetto com'è dai rilievi da influenze sia mediterranee che atlantiche.

Dai dati disponibili riguardanti la provincia, si rileva un aumento delle precipitazioni procedendo dal nord al sud e con l'aumentare dell'altitudine. La media calcolata negli ultimi trent'anni rivela che ad Asti cadono 667 mm di pioggia annui, contro una media nazionale di 970 mm e di 760 mm per la Pianura Padana.

Il clima è caratterizzato da due periodi piovosi e due con minori precipitazioni. I massimi si verificano nel mese di Aprile e Novembre, con valori generalmente superiori in quest'ultimo mese; il minimo assoluto è registrabile in Gennaio, seguito da Agosto ed in alcuni anni da Luglio. I temporali estivi tendono ad essere pochi ma forti.

L'inverno è caratterizzato da scarse precipitazioni e da temperature inferiori alla media regionale, soprattutto nei valori minimi. La temperatura media generale annuale dell'ultimo ventennio è 12,7 °C: il mese più caldo è luglio (+23,65 °C), mentre quello più freddo è gennaio (+0,7 °C).

L'umidità media generale decennale in Asti è di 52,5 con minima del 42 in luglio e massima in gennaio con il 61.

  • Classificazione climatica: E (i Gradi giorno della città sono 2.617, e il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere, dal 15 ottobre al 15 aprile), Decreto D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993[6].

Situazione ambientale[modifica | modifica wikitesto]

In base ai risultati scaturiti dalla XVI edizione di 'Ecosistema urbano' di Legambiente, Asti si colloca al 26º posto della graduatoria virtuosa in campo ambientale e dell'ecosistema, grazie al rapporto risultante dai valori delle PM10, della raccolta differenziata, e del rapporto di emissioni di CO2 per passeggero del trasporto pubblico[7].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Asti.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Asti fu edificata dai Romani (con il nome di Hasta Pompeia), sebbene la prima vera fondazione sia da ricondursi a popolazioni liguri che, in precedenza, avevano impiantato un villaggio proprio nella zona corrispondente all'attuale città. Alcune sezioni delle antiche mura sono ancora presenti nella parte settentrionale della città, e durante il XX secolo dei lavori di scavo hanno rivelato un'altra sezione delle mura romane nel centro della città.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Nei secoli prima dell'anno Mille, Asti è stata la sede di un ducato dei Longobardi e poi di una contea Carolingia.

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Ducato di Asti e Contea di Asti (età bassomedievale).

In seguito durante il Medioevo, Asti è stata un importante centro di scambi commerciali e bancari. È questo il periodo più felice per la città, che si abbellisce di numerose torri e caseforti e vede estendere il proprio potere su numerose città e paesi, come BraVillanovaFossanoNizza MonferratoCeva e Garessio. La cessione di Castello d'Annone da parte del vescovo il 28 marzo 1095 ai consoli dimostra l'esistenza del Comune indipendente già nell'XI secolo.

Casanieri[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Casane astigiane.

Nel periodo comunale, data la grande ricchezza della città, si era sviluppata la classe mercantile. Nacquero infatti proprio in quel periodo le "casane", istituti di credito su pegno. Praticamente i Casanieri prestavano somme di denaro, facendosi consegnare in garanzia terre e castelli. I mercanti astesi operavano in tutta Europa.

Famiglie nobiliari[modifica | modifica wikitesto]

Nel Medioevo le famiglie nobili si scontrarono spesso tra loro a causa della lotta tra guelfi e ghibellini.

  • Famiglie Guelfe: la fazione era capeggiata dai potentissimi Solaro/Solari e comprendeva anche le famiglie dei MalabaylaGarrettiTroja, Falletti, Ricci, Damiani.
  • Famiglie Ghibelline: capeggiate dai GuttuariTurcoIsnardi (tutte e tre formavano il Consorzio dei De Castello), spalleggiate dagli Alfieri, Coppa, Scarampi, Catena, Buneo, Cacherano.
  • Famiglie Caroca (Raimondo Caroca) Console

I Roero e i Pelletta erano addirittura divisi internamente.

L'area nord-occidentale della città, tra il centro e la cattedrale, è molto ricca di case di mercanti medievali e di palazzi, molti dei quali dotati di torri monumentali. Asti era nota come la città delle cento torri (sebbene il numero totale fosse di 120), molte delle quali sono ancora presenti tutt'oggi all'interno della cinta muraria.

Nel 1312 il Comune di Asti si sottomise spontaneamente alla protezione del re di Napoli Roberto d'Angiò, nel 1349 acclamò quale signore Giovanni II Paleologo marchese del Monferrato, passando nel 1379 a Giangaleazzo Visconti, il quale la costituì in contea e nel 1387 la cedette ai duchi d'Orleans, quale dote per sua figlia Valentina Visconti, assieme al centinaio di terre, castelli e villaggi costituenti la sua antica Repubblica, che da quel momento fu definita orgogliosamente "Patria Astese".

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Contea di Asti (età bassomedievale).

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1531 la Contea di Asti venne ceduta ai Savoia dall'Imperatore Carlo V, quale dote di nozze per sua cognata, Beatrice del Portogallo che sposò il duca Carlo III di Savoia. Da quel momento la città seguì le sorti dei Savoia.

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Contea di Asti (età moderna).

Il Ducato di Savoia divenne "Regno di Sardegna" nel 1720, anche se nei fatti ben poco cambiò, a cominciare dalla capitale che rimase a Torino.

Nel 1797 Asti fu teatro di una grande rivolta, passata alla storia con il nome di "Rivoluzione Astese". Il 22 luglio ci fu una sommossa per la scarsità di grano ed il 28 venne proclamata la repubblica da Secondo AròFelice BerrutiGian Secondo Berruti e Gioachino Testa. Il 30 le truppe realiste, appoggiate da contadini sandamianesi, rioccuparono la città e il 2 agosto fucilarono gli insorti.

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica Astese (1797).

Dal 1800 al 1805 Asti divenne capoluogo del dipartimento francese del Tanaro.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1935 Asti divenne capoluogo di provincia, staccando il suo territorio dalla provincia di Alessandria[8].

Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'armistizio dell'otto settembre 1943 con gli Alleati, con la Repubblica di Salò e l'occupazione germanica, Asti e il Monferrato vissero in pieno la guerra di resistenza (in particolare con una delle Repubbliche partigiane, la Repubblica dell'Alto Monferrato dal settembre al dicembre 1944), i bombardamenti anglo-americani, la persecuzione degli ebrei, i rastrellamenti, le deportazioni.

Il 4 settembre del 1948 la città subì gravissimi danni e vittime a causa di un'alluvione scatenata da pesanti nubifragi, che provocò l'esondazione di alcuni torrenti come il Borboree il Tinella e del fiume Tanaro.

Il 6 novembre 1994 fu colpita da una nuova alluvione, dovuta allo straripamento dagli argini del fiume Tanaro.

Il 21 giugno 2012 subì un breve ma fortissimo temporale (una supercella secondo i meteorologi) che non causò fortunatamente gravi danni come nel '94 ma provocò una piccola alluvione in zone come: Piazza Marconi, Via Cavour, Corso Alfieri e Piazza del Palio. Furono calcolati danni all'agricoltura per milioni di euro e danni comunali per altrettanti euro dovuti ad alberi sradicati e strade bloccate dagli innumerevoli detriti portati dal forte vento.