Enna

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Enna
comune
Enna – Stemma Enna – Bandiera
Enna – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Sicily.svg Sicilia
Provincia Provincia di Enna-Stemma.png Enna
Amministrazione
Sindaco Maurizio Dipietro (liste civiche) dal 15-6-2015
Territorio
Coordinate 37°34′00″N 14°16′00″ECoordinate37°34′00″N 14°16′00″E (Mappa)
Altitudine 931 m s.l.m.
Superficie 358,75 km²
Abitanti 28 161[1] (31-1-2015)
Densità 78,5 ab./km²
Frazioni Arcera, Borgo Cascino, Bruchito, Calderai, Cooperativa Giove, Geracello, Geraci, Girgia, Granci, Pergusa, Pizzuto, Ramata, Risicallà, Rossi, Rossi Sibbione, San Cataldo, San Giovanni, Sant'Antonino, Scioltabino,Stazione di Enna
Comuni confinanti AgiraAidoneAssoro,CalascibettaCaltanissetta(CL), Gangi (PA), Leonforte,Piazza Armerina,PietraperziaSanta Caterina Villarmosa (CL), Valguarnera CaropepeVillarosa
Altre informazioni
Cod. postale 94100
Prefisso 0935
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 086009
Cod. catastale C342
Targa EN
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona E, 2 248 GG[2]
Nome abitanti ennesi
Patrono Maria Santissima della Visitazione
Giorno festivo 2 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Enna
Enna
Posizione del comune di Enna nella sua provincia
Posizione del comune di Enna nella sua provincia
Sito istituzionale

Enna è un comune italiano di 28 161 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima in Sicilia.

Denominata Castrogiovanni fino al 1927, anno in cui riprese l'antico nome di Enna. Nota per essere il capoluogo di provincia più alto d'Italia, per via dell'altitudine del centro abitato che si attesta a 931 m presso il Municipio, raggiunge i 992 m al Castello di Lombardia, l'antica acropoli.

La città è stata definita Urbs Inexpugnabilis, dai romani per la sua imprendibilità, Ombelico di Sicilia, per la sua centralità geografica rispetto all'Isola, e Belvedere di Sicilia, per le vedute panoramiche che da qui si hanno nelle varie direzioni.

Nei tre millenni precedenti è stata roccaforte quasi inespugnabile di sicanigreciromanibizantiniarabinormannisvevi earagonesi. Enna conserva il castello, la Rocca di Cerere ed il Duomo. È sede dell'Università Kore.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Enna sorge nella parte più elevata di un'ampia dorsale montuosa, che svetta sulla valle del Dittaino a 931 m d'altitudine. Tale dorsale, avente forma di V dolce o, secondo altre interpretazioni[senza fonte], di ferro di cavallo, si trova proprio nel centro geografico della Sicilia indicato con precisione dall'obelisco della Chiesa di Montesalvo nel quartiere Monte, il cosiddetto antico umbilicus Siciliae[3][4][5][6]. I rilievi che circondano Enna fanno parte della catena dei monti Erei, montagne calcaree e arenacee poco sviluppate in altezza, che costituiscono la maggiore presenza orografica della provincia ennese. Il versante settentrionale del monte su cui Enna poggia è molto ripido con un maggiore dislivello rispetto agli altri ed è ammantato da un ampio bosco. Quello meridionale, invece, è notevolmente urbanizzato, legando fra loro la città alta e quella bassa, che si sviluppa ai piedi dell'altopiano. Il comune di Enna rientra tra i primi 30 comuni più estesi d'Italia: il suo territorio occupa infatti una superficie di 357,14 km². La porzione centro-occidentale della Provincia, costituita prevalentemente da rilevi aventi altitudine estremamente variabile, compresa tra la minima di 230 m s.l.m. e la massima di 990 m, corrisponde alla cima del monte su cui sorge la città e dove originariamente aveva sede l'acropoli antica. Circa 10 km a sud del centro storico si trova il lago Pergusa, a 677 m s.l.m., caratterizzato da un bacino endoreico, importante luogo di sosta e svernamento per decine di specie di aviofauna. Attorno le rive del lago si snoda l'omonimo circuito automobilistico. I fiumi che scorrono nel territorio di Enna hanno principalmente carattere torrentizio, tranne il Dittaino, affluente delSimeto, ed l'Imera meridionale o Salso. Enna è comunemente suddivisa in due "macro-aree":[senza fonte] Enna Alta ed Enna Bassa, cui si aggiunge Pergusa, che ne è una frazione. Tutte e tre le aree sono nettamente separate dal punto di vista geografico.

Enna Alta[modifica | modifica wikitesto]

Scorcio del centro storico visto dalla Torre Pisana
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Enna alta.

Enna Alta sorge su un altipiano tra i 900 e i 990 m d'altitudine, che svetta isolato al centro degli Erei, dominando la valle del Dittaino a est e la valle del Salso a ovest. L'altipiano ennese ha forma di triangolo irregolare: i versanti settentrionale e occidentale sono i più ripidi e scoscesi, con strapiombi fino a 400 m sulle vallate sottostanti. A sud, invece, si apre il profondo solco vallivo del Pisciotto, storico asse di penetrazione al monte, e altre vallette che si dipartono da esso, lungo le quali si sono sviluppati nei secoli i quartieri popolari, come Valverde. Il centro storico si è da sempre sviluppato sulla parte più alta del monte, nel versante nordorientale; sono presenti pittoresche scalinate tra gli stretti vicoli di matrice araba che scendono, tortuose, dal centro ai rioni più bassi. L'altipiano ennese misura, approssimativamente, 2 km lungo il fronte nord, 1 km in quello ovest e 1,5 km in quello sud. La leggenda vuole che il sito fosse scelto oltre 3000 anni fa dai Sicani, che vi introdussero il culto di Cerere, perché ben protetto come sito militare e roccaforte[7][8][9]. La posizione strategica consentiva di avere una visuale molto ampia del territorio circostante. Di questa presenza rimane testimonianza nella la rocca di Cerere, un'emergenza rocciosa su cui sorgeva il santuario di Demetra[10][11].

Il monte ennese, benché isolato, offre 5 sorgenti d'acqua: una è stata inglobata nella Villa Farina, un'altra sgorga dalla viva roccia tra le scalette di via Canalicchio. Sgorga acqua dalla roccia anche nella parete meridionale del Castello di Lombardia. Quest'abbondanza di sorgenti aiutò Enna a resistere ai lunghi assedi tesi al tempo dei Romani e degli Arabi che nell'859 guidati da un traditore cristiano, riuscirono a penetrare nella città attraverso la rete fognaria.[12] Enna alta, fino al primo dopoguerra, fu per lungo tempo l'unico insediamento urbano del capoluogo ereo. La sua saturazione urbana ha portato nel Novecento alla nascita di Enna Bassa.

Nel settore orientale si trova il quartiere Lombardia che prende nome dall'imponente omonimo castello, non lontano dal Duomo di Enna, dai Musei AlessiArcheologico di Palazzo Varisano, un po' più lontano dal museo "Fede e Tradizione" di recente costituzione nei locali della chiesa San Leonardo Abate, Il centro storico si snoda lungo Via Romalungo la quale sorgono ampie piazze, tra cui il cosiddetto Belvedere comprendente piazza Francesco Crispi e il viale Guglielmo Marconi fino alla confluenza con via Alessandro Volta; numerose sono le chiese e monumenti. Lungo tale via sorgono le sedi delle principali istituzioni (provincia, comune, prefettura, genio civile), il teatro, banche e assicurazioni. A sud vi sono le aree urbane più basse rispetto al centro storico, Valverde, il quartiere più vecchio, con viuzze strette e tortuose, bagli e ponti, e Fundrisi altrettanto antico.

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Monte (Enna).

Il Monte è il quartiere più moderno ed è attraversato dai viali Armando Diaz e IV novembre, che si incrociano con via Libertà (terminale della centrale via Roma) in uno dei più trafficati quadrivi della città. Vi si trovano, la Torre e la Villa di Federico II, la Chiesa Santa Maria di Gesù in Montesalvo con l'obelisco che indica il centro geografico della Sicilia, loStadio Comunale Generale Gaeta. In questa area, un tempo occupata da un bosco di roveri, dei quali rimane un unico esemplare in Via Cavalieri di Vittorio Veneto, su una motta naturale sorge la ottagonale Torre di Federico II, importante monumento svevo.

Enna deve la nomea di Belvedere di Sicilia in quanto sorge in cima a un monte, in una terrazza naturale che sporge al centro dell'isola, senza catene montuose abbastanza vicine o alte da poter chiudere la vista. Nei giorni più limpidi, lo sguardo spazia ininterrotto, in linea d'aria, per circa 30 km verso nord (si scorge Nicosia, alle falde dei Nebrodi), per altrettanti verso est (fino ad Agira e alla zona industriale di Dittaino) e verso ovest (si intravede Caltanissetta), e per quasi 15 km verso sud (si vede Pergusa ed il suo lago, eValguarnera Caropepe).

Punti panoramici principali:

  • il Belvedere Marconi, che si apre a nord includendo per intero il paesaggio dall'Etna alle Madonie
  • il viale Paolo e Caterina Savoca, che ne è la continuazione fino al Castello di Lombardia
  • il viale Nino Savarese, che cinge il castello e permette pertanto di passare dal panorama a nord a quello a sud
  • la Torre delle Aquile del Castello, il punto panoramico più completo, che svetta da oltre 1000 m d'altezza a 360º sul panorama a nord, est, sud, e ad ovest domina tutta Enna (si vede chiaramente anche la Torre di Federico) e, dietro di essa, lascia intravedere Caltanissetta
  • la Rocca di Cerere, ultimo sperone orientale dell'akropolis di Henna, da cui il panorama si apre a nord, est e sud, mentre a ovest si ha una veduta del Castello di Lombardia
  • via Porta Palermo o Porta Reale, arco che si apre in via Roma nei pressi del Duomo inquadrando Calascibetta
  • il Corso Sicilia, che dà verso nord su Calascibetta
  • la Torre di Federico II, dalla cui cima si domina Enna e le vallate sottostanti, nell'antica residenza estiva dell'imperatore Federico.

Enna Bassa[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Enna Bassa.

Enna Bassa si è sviluppata sulle colline a valle di Enna sul versante sud, ad un'altitudine variabile intorno ai 700 m s.l.m. partendo dal quadrivio Sant'Anna attorno al quale sorgeva un piccolissimo nucleo di case attorno alla chiesetta di Sant'Anna. Dagli anni sessanta in poi si sono sviluppati gradatamente quartieri residenziali, aree commerciali, uffici e attività varie. La nascita dell'Università ha avuto un ulteriore effetto propulsivo. Nel quadrivio originario si incrociano tre strade statali e una provinciale.

Pergusa[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Villaggio Pergusa.

Pergusa è una frazione della città e dista 10 km dal centro. Ha una popolazione residente assai ridotta (circa mille abitanti) ma è presente una sviluppata edilizia di villeggiatura e buona parte delle strutture ricettive e turistiche quali hotelbed and breakfast e agriturismo, molti dei quali affacciati sul lago, principale meta turistica della località. La Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa, ingloba il piccolo abitato del villaggio e vanta una ricca avifauna che sverna, transita o risiede nell'area. La Riserva comprende il bacino delLago Pergusa, di 1,8 km² e l'ampia area che lo circonda che comprende la Selva Pergusina, una pineta attrezzata, il giuncheto e altre aree di pregio naturalistico. La frazione dà il nome ad un circuito automobilistico, l'Autodromo di Pergusa, nel quale venne disputata l'unica edizione del Gran Premio di Enna di Formula 1 il 27 agosto 1961.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Enna e Clima della Sicilia centrale.

Le medie si riferiscono al trentennio 1960-1990 per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia.

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 6,5 6,9 8,4 11,8 17,6 22,3 25,4 25,6 21,5 15,8 12,3 8,5 15,2
Temperatura minima media (°C) 2,9 2,7 3,8 6,1 11,1 14,9 17,9 18,2 15,0 10,8 7,9 4,8 9,7

Il clima di Enna è particolare in quanto nonostante l'altitudine superiore ai 900 m sul livello del mare e la posizione nell'entroterra è comunque più dolce rispetto a molte città dell'Europa centro-meridionale poste in situazioni similari e fa registrare una temperatura media annua di 13,6 °C e minime medie di 6 °C.

L'inverno è piuttosto fresco: le minime di gennaio e febbraio si attestano sui 3 °C circa, le massime di 6/7 °C. In genere da aprile le massime salgono sopra i 10 °C e le minime superano tale verso maggio. 7 mesi hanno temperature medie superiori ai 10 °C. Il clima più fresco ha reso Enna un buon rifugio dalle torride estati siciliane; l'imperatoreFederico II di Svevia vi costruì l'omonima torre a Enna come residenza estiva.

Scorcio di Piazza Vittorio Emanuele avvolta nella nebbia

.

La nebbia caratterizza l'autunno ennese. La primavera è abbastanza fresca, con temperature superiori ai 10-15 °C, mentre in estate la continentalità climatica si manifesta con alte temperature (sopra i 25-30 °C), che raramente degenerano in afa. Il comune di Enna è inserito nella fascia climatica E.

Particolari valori climatici[modifica | modifica wikitesto]

Si riferiscono al trentennio 1960-1990 secondo l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia.

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura minima mai registrata (°C) −5,8 −5,0 −5,0 −1,4 0,6 6,8 10,4 11,4 8,4 3,2 −1,0 −4,0 −5,8
Temperatura massima mai registrata (°C) 20,4 19,8 21,8 23,2 30,0 35,0 41,0 38,0 33,0 28,0 22,4 21,2 41,0

La temperatura minima registrata ad Enna dall'ultimo dopoguerra è di -5,8 °C, nel gennaio 1962, valore sfiorato anche nei mesi di febbraio e marzo 1956 con -5,4 °C. L'agosto1958 fu il più freddo in assoluto, con una minima di 10 °C. La massima è stata registrata nel luglio del 1988, quando il termometro toccò i 41 °C. In assoluto la temperatura più alta registrata in inverno è stata 21,2 °C nel dicembre 1989. Per quanto riguarda le precipitazioni, l'agosto 1999 fu il mese più piovoso, con 253 mm di pioggia caduta, mentre il mese più siccitoso fu il settembre del 1988, quando si ebbero precipitazioni quattro volte inferiori, pari cioè a 58,8 mm.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Varisano durante una manifestazione del ventennio fascista
Via Roma tra Piazza VI dicembre e Piazza Umberto I nel settembre 2011

Enna ha origini incerte antecedenti all'influsso greco risalenti al XIV secolo a.C.: un villaggio, una necropoli e un tempiorisalenti al Neolitico sono stati rinvenuti sui colli attorno al Lago di Pergusa, ed in particolare sul colle detto di Cozzo Matrice. Diversi altri insediamenti nascono durante l'età del rame e poi del bronzo sulle colline che circondano l'altura ennese. Tra essi, in parte già indagati, i centri anonimi di Capodarso, Juculia, Contrada Rossi. Un insediamento di una popolazione indigena, da alcuni identificata con i Sicani, sarebbe agli albori della presenza umana sul monte che, però, a causa della continua utilizzazione urbana, non ha sinora consentito grandi ricerche nell'ambito pre e protostorico. Nell'XI secolo a.C.genti che possono essere identificate con il popolo siculo, si stabilirono sull'altura. Questa presenza viene tra l'altro, confermata dalla permanenza di un dialetto arcaico fortemente caratterizzato da aspetti tipici del siculo come la presenza di una K senza alcun segno di palatalizzazione e della U mai iotacizzata. Da recenti ritrovamenti, il primo insediamento può porsi durante l'età del rame lungo la vallata del Torcicoda, il torrente che scaturisce dai pendii meridionali della città, e che da sempre rappresenta la principale via di penetrazione verso l'altipiano.

Durante la dominazione greca la polis certamente aveva già il toponimo Henna che parrebbe di origine preindoeuropea e che, nonostante diverse ipotesi, appare del tutto incomprensibile dal punto di vista etimologico. Era rinomata in tutta la Sicilia per il tempio e il culto di Demetra, la Cerere dei romani. Nel 396 a.C. passò in mano ai Siracusani, nel 212 a.C. aiRomani. Durante la prima guerra servile 139 - 132 a.C. fu governata dallo schiavo siriano Euno che partendo da questa acropoli conquistò l'intera Sicilia orientale.

Dopo la dominazione romana, Henna diventò un fiorente centro bizantino dell'isola e successivamente arabo. Da questi ultimi fu ribattezzata Qaṣr Yānī - il Castello di Enna poi, riconquistata la città dai Normanni, il nome arabo della città viene foneticamente latinizzato in 'Castrogiovanni'. Nella sollevazione antiangioina del Vespro siciliano, la città ebbe un grande ruolo e riuscì per qualche tempo a divenire libero comune con istituzioni repubblicane. Diventata l'isola aragonese, fu proprio uno degli aragonesi, Federico III, a fare di Enna, grazie alla sua posizione di città inespugnabile, un centro fiorente, sovente sede della corte, rinnovandone l'architettura con numerosi monumenti in stile gotico catalano, che caratterizzano il centro storico. Sotto gli spagnoli ed iBorbone la città, che faceva parte del demanio della corona, ancora fiorente nel corso del XVI e XVII secolo, iniziò un lento declino anche per le frequenti carestie. Persa l'occasione di diventare sede di diocesi - fu preferita per la sua posizione geografica e altimetrica Piazza Armerina - con l'unità d'Italia la città riuscì ad inserirsi nel nascente mercato nazionale grazie alla ferrovia che attraversava il suo territorio e che garantiva accessibilità e sbocchi portuali alla produzione delle sue miniere di zolfo.

Nel 1926Benito Mussolini costituì Castrogiovanni capoluogo di provincia, staccandolo dalla Provincia di Caltanissetta. Esso fu preferito a Caltagirone e a Piazza Armerina, che erano legate a Sturzo e al partito popolare. Esaltandone antichi fasti legati al suo mitico passato classico - il mito di Proserpina innanzitutto - ripristinò l'antico nome di Enna.

Nel 2004 è diventata sede del quarto polo universitario siciliano.