Perugia


Perugia
comune
Perugia – Stemma Perugia – Bandiera
Panoramica su Piazza IV Novembre
Panoramica su Piazza IV Novembre
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Regione-Umbria-Stemma.svg Umbria
Provincia Provincia di Perugia-Stemma.png Perugia
Amministrazione
Sindaco Andrea Romizi (Forza Italia) dal 09/06/2014
Territorio
Coordinate rdinate43°06′43.56″N 12°23′19.68″E (Mappa)
Altitudine 493 m s.l.m.
Superficie 449,51 km²
Abitanti 165 505[1] (31-1-2015)
Densità 368,19 ab./km²
Frazioni Vedi sezione
Comuni confinanti AssisiBastia Umbra,CorcianoDerutaGubbio,MagioneMarsciano,PanicalePiegaroTorgiano,UmbertideValfabbrica
Altre informazioni
Cod. postale 06121-06135
Prefisso 075
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 054039
Cod. catastale G478
Targa PG
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Nome abitanti Perugini
Patrono san Costanzo,
sant'Ercolano,
san Lorenzo
Giorno festivo 29 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Perugia
Perugia
Posizione del comune di Perugia all'interno della provincia di Perugia
Posizione del comune di Perugia all'interno della provincia di Perugia
Sito istituzionale

Perugia (IPA/pe'ruːʤa/, in perugino così come in toscano Perùža) è un comune italiano di 165.505 abitanti[2], capoluogo dell'omonima provincia e della regione Umbria. Città d'arte, ricca di storia e monumenti, fondata dagli Etruschi, è polo culturale della regione, meta turistica e sede universitaria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

« Perugia, munita di grandi mezzi di difesa dalla natura e dalla mano dell'uomo, sorge improvvisamente su di un'altura »
(Charles Dickens Pictures from Italy, Londra 1846)

Il centro storico di Perugia si adagia su un'acropoli che sorge all'altezza di ca 450 m s.l.m.. Nel punto più alto, Porta Sole, l'altezza è di 494 m, caratteristica che ne fa la città italiana più popolata fra quelle poste a un'altitudine superiore a 250 metri. Il centro storico si sviluppa intorno a questo punto e sul crinale dei colli che da esso dipartono, formando un'acropoli e cinque borghi medievali prolungati su cinque porte. All'originaria cinta delle mura etrusche, lunga 3 km, si aggiunse nel Duecento e nel Trecento una nuova e definitiva murazione lunga 9 km, quasi del tutto integra e che delimita una superficie di 120 ettari. La città storica è quindi prevalentemente allungata sui crinali, con un asse maggiore di 3 km tra Monte Ripido (a nord) e San Costanzo (a sud) e un asse minore di 1,5 tra S. Francesco e Monteluce.

I quartieri storici sono: Porta Sole, Porta Sant'Angelo, Porta S. Susanna, Porta Eburnea e Porta S. Pietro, a cui corrisposero per secoli i rispettivi spicchi del territorio rurale, soggetto alla città fin dalle origini del governo comunale. Ogni quartiere si incardina su una via principale o Corso su cui convergono le trame dei vicoli; vi campeggiano conventi, campanili, basiliche, chiese, oratori, cappelle, palazzi gentilizi (un centinaio), palazzi minori e altri edifici, poi ci sono le case a schiera dei vicoli. Il territorio oltre il centro storico scende tutto intorno fino ai 280 m s.l.m. del Pian di Massiano. Il territorio del comune arriva a 170 m s.l.m., toccati lungo il corso del fiume Tevere, che a sud ne segna i confini con il comune di Torgiano. Perugia è situata nell'entroterra dell'Italia centrale nel punto più largo della Penisola. È la città più grande tra Firenze e Roma, collocata in posizione intermedia: distante ca 150 km da Firenze, Roma e Ancona, ca 400 km da MilanoGenova e Napoli.

Il territorio comunale ha un'area, tra le maggiori in Italia, di 449,92 km², la densità di popolazione è di 368,7 ab./km². Si estende sul territorio del suo storico contado, trapuntato di frazioni, castelli, ville, case rurali. Si articola in colline, monti e pianure, conta 85 tra quartieri e frazioni, oltre cento edifici scolastici, 54 cimiteri, circa 3.000 km di strade. L'area urbana contemporanea, che dal centro storico e le prime periferie, oggi tocca e ingloba i centri abitati viciniori sviluppatisi dal secondo dopoguerra, si conforma in un tessuto urbano sfrangiato e discontinuo, inframmezzato di coltivi e residui di campagna, lungo circa 20 km da Villa Pitignano a San Martino in Campo, da Taverne di Corciano a Ferriera di Torgiano e Ospedalicchio, ovvero sommando di fatto i comuni contermini di Corciano (21.000 ab.), Torgiano (6.000 ab.) e Bastia Umbra (22.000 ab.).

L'acropoli perugina sembra costruita su una sola collina ma in realtà sono due: il colle del Sole e il colle Landone. La massima depressione tra le due alture si estende dal fosso di Santa Margherita, a est, al fosso della Cupa, a ovest. Gli Etruschi scelsero quest'area in quanto ricca d'acqua, ma presto ci si accorse che il terreno è anche franoso, cosa che nei secoli ha dato luogo a poderose fondazioni e fortificazioni che tuttora impongono in più punti costanti interventi di manutenzione.

A nord monte Tezio e monte Acuto la separano dal comune di Umbertide, a ovest un lembo di territorio arriva a toccare le alture che circondano il lago Trasimeno. A est i primi contrafforti collinari dell'Appennino Umbro-Marchigiano la dividono dai territori comunali di Assisi e Gubbio.

Foto aerea sul centro storico
« Intra Tupino e l'acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende,
onde Perugia sente freddo e caldo
da Porta Sole; e di rietro le piange
per grave giogo Nocera con Gualdo.
Di questa costa, là dov'ella frange
più sua rattezza, nacque al mondo un sole,
come fa questo talvolta di Gange.
Però chi d'esso loco fa parole,
non dica Ascesi, ché direbbe corto,
ma Orïente, se proprio dir vuole. »
(Dante Alighieri Divina Commedia – Paradiso: Canto XI)

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Perugia Centro e Stazione meteorologica di Perugia Sant'Egidio.

Perugia gode di un clima temperato di tipo sublitoraneo interno con una temperatura media annua di poco superiore a 13 °C. Il mese più freddo è gennaio, con una temperatura media di 4,2 °C, il più caldo luglio, con medie leggermente al di sotto i 23 °C. Le precipitazioni annue sono generalmente comprese fra 800 e 900 mm (850 mm per il periodo 1961-1990, distribuite su 96 giorni). Talvolta in inverno le precipitazioni assumono carattere nevoso. Di seguito riportiamo i dati climatici più significativi rilevati nel periodo 1961-1990. L'osservatorio cittadino è situato a 520 m s.l.m.[3].

PERUGIA CENTRO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 6,9 8,4 11,7 15,7 20,4 24,9 28,2 28,0 23,6 17,6 12,0 8,1 7,8 15,9 27,0 17,7 17,1
T. media (°C) 4,2 5,2 7,9 11,4 15,7 19,8 22,8 22,7 19,1 14,0 9,1 5,5 5,0 11,7 21,8 14,1 13,1
T. min. media (°C) 1,5 2,0 4,1 7,1 10,9 14,7 17,3 17,4 14,6 10,4 6,2 2,9 2,1 7,4 16,5 10,4 9,1
Precipitazioni (mm) 61 60 70 79 76 64 39 45 76 102 103 75 196 225 148 281 850

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Perugia e Perusia.
Panoramica di Perugia
Cavalieri Etruschi, pannelli in argento con rilievi. Parte di un corrado funerario risalente al VI sec. a.C. e rinvenuto nel perugino
Le origini del nome

Il toponimo "Perugia" è quasi certamente di origine etrusca e viene reso dai romani come "Perusia". La più antica attestazione del nome pare essere in una stele etrusca del VII secolo a.C. rinvenuta a Vetulonia, dedicata al guerrieroIrumina Phersnachs (Phersna: Perugia e -ch: proveniente da, quindi il perugino). Vi è incertezza sul significato del nome, ma sappiamo che spesso i nomi delle città derivavano da una divinità o da una famiglia. In passato il nome Perugia è stato fatto derivare anche dal greco "periousa", ovvero "che sta in alto", ma l'origine greca del nome di una città etrusca pare infondata[4].

Gli etruschi[modifica | modifica wikitesto]

I primi insediamenti conosciuti risalgono ai secoli XI e X a.C., con la presenza di villaggi nei pressi delle falde dell'altura perugina e a partire dal sec. VIII anche sulla sommità del colle dove sorge la città. Il rapido sviluppo di Perugia è favorito dalla posizione dominante rispetto all'arteria del fiume Tevere e dalla posizione di confine con le popolazioni Umbre.

Il nucleo di Perugia si forma attorno alla seconda metà del VI secolo a.C., dalla disposizione delle necropoli etrusche abbiamo una testimonianza indiretta dell'espansione del primo tessuto urbano. Perugia diventa in breve una delle più importanti città etrusche e una delle 12 lucumonie, dotandosi nel IV secolo a.C. di una cinta muraria ancor oggi visibile.

Perusia romana[modifica | modifica wikitesto]

Con la battaglia di Sentino (295 a.C.), Perusia e gran parte del resto dell'Umbria entrano nell'orbita romana, conservando l'uso dell'etrusco, documentato in città fino a tarda età repubblicana e mantenendo una sia pur limitata autonomia municipale. Durante la II guerra punica la città si mantiene fedele a Roma e dà rifugio ai Romani sconfitti nella Battaglia del Lago Trasimeno (217 a.C.).

A partire dal I secolo a.C., in seguito alla guerra sociale, Perugia si integra con Roma, con la concessione nell'89 a.C. della cittadinanza. La città è uno degli scenari della Guerra civile tra Ottaviano e la fazione di Marco Antonio, con protagonista il fratello di quest'ultimo, Lucio. Viene incendiata nel 41 a.C. durante il Bellum Perusinum. Qualche anno dopo l'imperatore Augusto ricostruisce la città e le permette di fregiarsi del titolo di Augusta Perusia. Rimodellata secondo stilemi romani, Perugia si espande mantenendo nel nucleo centrale l'assetto viario etrusco.

In età imperiale la città si sviluppa oltre la cinta etrusca. Nella seconda metà del III secolo d.C. l'imperatore Vibio Treboniano Gallo, nato a Perugia, le dà lo ius coloniae.

Il periodo bizantino[modifica | modifica wikitesto]

Importante centro di collegamento tra la via Amerina e la Flaminia, nel 493 Perugia viene conquistata dagli Ostrogoti diTeodorico. Nel 537 le truppe bizantine di Belisario si scontrano con quelle Ostrogote di Vitige proprio nei pressi di Perugia. Nel 548 Totila espugna dopo un lungo assedio la città ed uccide il vescovo Ercolano. Con la fine degli Ostrogoti e sino all'VIII secolo la città resterà sotto il dominio bizantino, eccettuati due brevi periodi di occupazione da parte dei longobardi sul finire del VI secolo.

A partire dalla seconda metà dell'VIII secolo Perugia entra nella sfera di influenza del Papato, a sua volta vincolato in vario modo all'Impero Carolingio, ed è retta nei due secoli successivi da un Governo vescovile.

Il Comune[modifica | modifica wikitesto]

Perugia medievale
Il Grifo di Perugia in un codice medievale

Nel 1139 si ha la prima attestazione del Governo dei Consoli e della nascita del Comune. Agli inizi del XII secolo il potere è diviso tra i Consoli, un'assemblea generale (l'Arengo) ed un consiglio minore. Nella seconda metà del secolo Perugia ha un'ampia sfera d'influenza nel contado circostante, avendo espanso i propri territori verso Gubbio e Città di Castello a nord e verso Città della Pieve, il lago Trasimeno e la Val di Chiana a ovest-sudovest. Nel 1198 la città accetta la protezione di Innocenzo III, rimanendoguelfa. Nel 1286 si contano ben 41 arti.

Nel XIII secolo il Comune estende la sua sfera d'influenza su Assisi (1205) e Foligno (1289) e conosce un imponente sviluppo urbano che si protrarrà fino alla metà circa del Trecento. La città è amministrata all'epoca da un governo mercantile, esercitato dai Priori, eletti fra gli iscritti alle arti, e con sede nel Palazzo dei Priori (XIII-XV secolo). Nel 1308 viene istituita l'Università, mentre nel 1342 viene redatto lo Statuto in volgare. Nonostante la peste nera e le sue vittime, Perugia dà ancora delle prove di forza nel 1352 e nel 1358, quando sconfigge prima Bettona, distruggendola, e poi Siena e Cortona (Battaglia di Torrita).

Stemma della signoria di Perugia

Nel 1370 Perugia torna sotto il pieno controllo della Chiesa a seguito della sconfitta nella guerra contro Urbano V. A causa delle lotte interne e del tentativo di sottrarsi al dominio papale, si succedono diverse signorie (MichelottiVisconti, Fortebracci). Con Braccio Fortebracci da Montone si realizzano importanti opere pubbliche come, ad esempio, la residenza di Braccio in piazza, della quale rimangono solo le logge, o il Sopramuro. Assumerà forme di Signoria anche il dominio sulla città della famiglia Baglioni, tra il 1438 e gli inizi del XVI secolo.

Nel XV secolo e nei primi decenni del secolo successivo, la città si impone come un importante centro artistico (basti pensare alPinturicchio e al pievese Perugino) e culturale (fra i tanti che riceveranno la propria formazione a Perugia ci saranno anche il grandeRaffaello Sanzio e Pietro Aretino).

Nel 1540, a seguito di una sfortunata guerra contro Paolo III Farnese, la città perde le sue libertà civiche e la sua secolare autonomia e passa nuovamente alle dirette dipendenze dello Stato della Chiesa che obbliga la cittadinanza a costruire l'imponente Rocca Paolina, dove si insedia una guarnigione pontificia.

L'età moderna e contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Stragi di Perugia

A partire dalla metà del XVI secolo e fino al momento della sua ricongiunzione all'Italia (1860), Perugia vivrà un lungo periodo di stagnazione demografica e economica, omologandosi al resto delle province pontificie. Purtuttavia, sotto il profilo architettonico e artistico, la città continuerà ad arricchirsi di edifici di pregio e ad avvalersi dell'opera di una serie di esecutori di alto livello professionale. Sono di questo periodo molte delle residenze patrizie che al giorno d'oggi abbelliscono Perugia (fra cui i palazzi Donini, Della Penna, Gallenga-Stuart e Conestabile della Staffa) e alcune prestigiose chiese barocche, prima fra tutte quella dedicata a San Filippo Neri.

Il 20 giugno del 1859 si consumano le cosiddette "stragi di Perugia", perpetrate dai reggimenti svizzeri inviati da Pio IX contro i patrioti cittadini che si erano ribellati al dominio dello Stato della Chiesa. Il 14 settembre 1860 le truppe piemontesi, 15.000 uomini al comando del generale Fanti, riescono a penetrare nella città[5] e a conquistarla, dopo aver costretto alla resa l'ultima guarnigione di soldati svizzeri asserragliata nella Rocca Paolina. In seguito quindi alla battaglia di Castelfidardo (18 settembre), tutti i territori di Umbria e Marche furono annessi al Regno di Sardegna. L'annessione verrà ufficializzata con il plebiscito del 4 novembre 1860.

Dopo l'Unità d'Italia (1861), il nuovo Stato italiano privilegerà proprio Perugia come capoluogo di una vastissima provincia, che si estende fino alla Sabina. Solo qualche decennio dopo, negli anni venti del XX secolo, tale territorio verrà ridimensionato: Perugia resta il capoluogo della regione, ma vengono sanciti il passaggio della Sabina al Lazio, e la costituzione della nuova provincia umbra di Terni, determinando così il definitivo assetto geografico e amministrativo della regione Umbria, tuttora vigente.

Nel 1922 da Perugia (Hotel Brufani) viene diretta la Marcia su Roma.

Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, le operazioni clandestine di soccorso agli ebrei perseguitati sono coordinate a Perugia da don Federico Vincenti (1885-1955), parroco della chiesa di Sant'Andrea a Porta Santa Susanna, in collegamento con padre Aldo Brunacci e la DELASEM di Assisi. Per questo impegno di solidarietà, il 16 luglio 1997, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a don Federico Vincenti l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni[6].

Il 20 giugno 1944, pochi giorni dopo l'abbandono della zona da parte dei soldati tedeschi, entrano in città, da Porta San Pietro, le truppe alleate britanniche.

Il 24 settembre 1961, promossa dall'intellettuale antifascista Aldo Capitini, venne organizzata la prima Marcia per la pace Perugia-Assisi.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il grifone di Perugia allatta Braccio da Montone e Niccolò Piccinino, verso della medaglia di Niccolò Piccinino diPisanello (1439-1440)

Gli animali-simbolo di Perugia sono il grifo ed il leone.

Lo stemma della Città è costituito da uno scudo rosso coronato turrito a cui è sovrapposto un grifone rampante argenteo e coronato d'oro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

La città di Perugia è la nona tra le 27 città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni patriottiche che ebbero luogo nella città nel periodo per l'indipendenza dallo Stato Pontificio.

Città benemerita del Risorgimento nazionale - nastrino per uniforme ordinaria Città benemerita del Risorgimento nazionale
«A ricordare le eroiche gesta compiute dalla cittadinanza di Perugia nel 1859. Nel giugno del 1859 si consumarono le cosiddette "stragi di Perugia", una serie di asperrimi combattimenti fra i difensori della città, che si era ribellata al governo di Roma, e i reggimenti svizzeri, che riconquistarono successivamente le altre città ribelli dell'Umbria e delle Marche[7].»