Siena


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Siena
comune
Siena – Stemma Siena – Bandiera
(dettagli)
Siena – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Tuscany.svg Toscana
Provincia Provincia di Siena-Stemma.png Siena
Amministrazione
Sindaco Bruno Valentini (PD) dal 10/06/2013
Territorio
Coordinate 43°19′06″N 11°19′53″ECoordinate43°19′06″N 11°19′53″E (Mappa)
Altitudine 322 m s.l.m.
Superficie 118,53 km²
Abitanti 52 774[2] (30-11-2012)
Densità 445,24 ab./km²
Frazioni Isola d'Arbia, San Giovanni, San Martino, Sant'Andrea a Montecchio, Taverne d'Arbia, Volte Basse
Comuni confinanti AscianoCastelnuovo BerardengaMonteriggioni,Monteroni d'ArbiaSovicille
Altre informazioni
Cod. postale 53100
Prefisso 0577
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 052032
Cod. catastale I726
Targa SI
Cl. sismica zona 3s (sismicità bassa)
Nome abitanti senese, senesi[1]; sanese, sanesi (dotto)[1]
Patrono sant'Ansano
Giorno festivo 1º dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Siena
Siena
Posizione del comune di Siena all'interno dell'omonima provincia
Posizione del comune di Siena all'interno dell'omonima provincia
Sito istituzionale

Siena (IPA/ˈsjɛna/) è un comune italiano di 52.774 abitanti[3], capoluogo dell'omonima provincia in Toscana.

La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio.

Per tali meriti, nel 1995 il suo centro storico è stato insignito dall'UNESCO del titolo di Patrimonio dell'Umanità.

Nella città ha sede la Banca Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e dunque la più antica banca in attività nonché la più longeva al mondo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Siena si trova nella Toscana centrale al centro di un vasto paesaggio collinare, tra le valli dei fiumi Arbia a sud, Merse a sud-ovest ed Elsa a nord, tra le colline del Chianti a nord-est, la Montagnola ad ovest e le Crete senesi a sud-est.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della ToscanaStazione meteorologica di Siena AmpugnanoStazione meteorologica di Siena Poggio al Vento e Stazione meteorologica di Siena Università.

In base alla media trentennale 1951-1980, effettivamente elaborata tra il 1951 e il 1978 e non dissimile dalla media del trentennio di riferimento climatico 1961-1990dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +5,7 °C, mentre la temperatura media del mese più caldo, luglio, è di +22,9 °C.

[4] [5]

Le precipitazioni medie annue fanno registrare il valore di 750 mm, con minimo in estate e picco massimo in autunno.[6]

Siena Poggio al Vento
(1951-1980)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 8,6 9,7 12,5 16,3 21,0 24,9 28,5 28,1 24,0 18,6 13,2 9,4 9,2 16,6 27,2 18,6 17,9
T. min. media (°C) 2,7 3,1 4,8 7,5 11,0 14,6 17,2 17,0 14,4 10,6 6,9 3,7 3,2 7,8 16,3 10,6 9,5
Precipitazioni (mm) 66 62 62 72 57 42 30 39 70 76 97 77 205 191 111 243 750

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Siena e Repubblica di Siena.
Trifore del Palazzo Comunale durante i giorni del Palio; in alto le contrade che non partecipano, in basso quelle che partecipano alla corsa.

In cima alla collina che sovrasta il borgo di Torri a Sovicille, si trova l'insediamento preistorico neolitico di Sienavecchia. Il nome di Siena vecchia pare risalga effettivamente all'antica compagine multicentrica delle Saenae etrusca[7].

Secondo la leggenda, Romolo mandò il suo capitano Camellio a vincere Senio, supposto figlio di Remo e fondatore di un abitato delle Saenae; Camellio, da parte sua, fondò il nucleo di Cammollia[8]. Invece, il vicino villaggio di Brenna (Sovicille), secondo la tradizione, deve il nome al noto Brenno capo dei Galli Senoni, che raggiunsero la regione dopo essere stati cacciati da Roma all'inizio del IV secolo a.C.. I documenti storici ci descrivono invece della Siena fondata come colonia romana, al tempo dell'Imperatore Augusto, nota come Saena Iulia.

All'interno del centro storico senese sono stati ritrovati dei siti di epoca etrusca, che possono far pensare alla fondazione della città da parte degli etruschi.

Il primo documento noto della comunità senese risale al 70: il senatore Manlio Patruito riferì a Roma di essere stato malmenato e ridicolizzato con un finto funerale durante la sua visita ufficiale a Saena Iulia, piccola colonia militare della Tuscia. Il Senato romano decise di punire i principali colpevoli e di richiamare severamente i senesi a un maggiore rispetto verso l'autorità romane.

Dell'alto Medioevo non si hanno documenti che possano illuminare intorno ai casi della vita civile a Siena. C'è qualche notizia relativa alla istituzione del vescovado e delladiocesi, specialmente per le questioni sorte fra il Vescovo di Siena e quello di Arezzo, a causa dei confini della zona giurisdizionale di ciascuno: questioni nelle quali intervenne il re longobardo Liutprando, pronunciando sentenza a favore della diocesi aretina. Ma i senesi non furono soddisfatti e pertanto nell'anno 853, quando l'Italia passò dalla dominazione longobarda a quella franca, riuscirono ad ottenere l'annullamento della sentenza emanata dal re Liutprando. Pare che al tempo dei Longobardi, Siena fosse governata da un rappresentante del re: Gastaldo che fu poi sostituito da un Conte imperiale dopo l'incoronazione di Carlo Magno. Il primo conte di cui si hanno notizie concrete fu Winigi, figlio di Ranieri, nell'867. Dopo il 900 regnava a Siena l'imperatore Ludovico III, il cui regno non durò così a lungo, dal momento che nel 903 le cronache raccontano di un ritorno dei conti al potere sotto il nuovo governo del re Berengario.

Il centro storico di Siena

Siena si ritrova nel X secolo al centro di importanti vie commerciali che portavano a Roma e, grazie a ciò divenne un'importante città medievale. Nel XII secolo la città si dota di ordinamenti comunali di tipo consolare, comincia a espandere il proprio territorio e stringe le prime alleanze. Questa situazione di rilevanza sia politica che economica, portano Siena a combattere per i domini settentrionali della Toscana, contro Firenze. Dalla prima metà del XII secolo in poi Siena prospera e diventa un importante centro commerciale, tenendo buoni rapporti con lo Stato della Chiesa; i banchieri senesi erano un punto di riferimento per le autorità di Roma, le quali si rivolgevano a loro per prestiti o finanziamenti.

Alla fine del XII secolo Siena, sostenendo la causa ghibellina (anche se non mancavano, le famiglie senesi di parte guelfa, in sintonia con Firenze), si ritrovò nuovamente contro Firenze di parte guelfa: celebre è la vittoria sui toscani guelfi nella battaglia diMontaperti, del 1260, celebrata anche da Dante Alighieri. Ma dopo qualche anno i senesi ebbero la peggio nella battaglia di Colle Val d'Elsa, del 1269, che portò in seguito, nel 1287, all'ascesa del Governo dei Nove, di parte guelfa. Sotto questo nuovo governo, Siena raggiunse il suo massimo splendore, sia economico che culturale.

Dopo la peste del 1348, cominciò la lenta decadenza della Repubblica di Siena, che comunque non precluse la strada all'espansione territoriale senese, che fino al giorno della caduta della Repubblica comprendeva un terzo della Toscana. La fine della Repubblica Senese, forse l'unico Stato occidentale ad attuare una democrazia pura a favore del popolo, avvenne il 21 aprile 1555, quando la città, dopo un assedio di oltre un anno, dovette arrendersi stremata dalla fame, all'impero di Carlo V, spalleggiato dai fiorentini, che cedette in feudo il territorio della Repubblica ai Medici, Signori di Firenze, per ripagarli delle spese sostenute durante la guerra. Per l'ennesima volta i cittadini senesi riuscirono a tenere testa ad un imperatore, che solo grazie alle proprie smisurate risorse poté piegare la fiera resistenza di questa piccola Repubblica e dei suoi cittadini.

Dopo la caduta della Repubblica pochi senesi guidati peraltro dall'esule fiorentino Piero Strozzi, non volendo accettare la caduta della Repubblica, si rifugiarono in Montalcino, creando la Repubblica di Siena riparata in Montalcino, mantenendo l'alleanza con la Francia, che continuò ad esercitare il proprio potere sulla parte meridionale del territorio della Repubblica, creando notevoli problemi alle truppe imperiali. Essa visse fino al 31 maggio del 1559 quando fu tradita dagli alleati francesi, che Siena aveva sempre sostenuto, che concludendo la pace di Cateau-Cambrésis con l'imperatore Carlo V, cedettero di fatto la Repubblica ai Medici.

Il centro storico di Siena

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Siena.

Lo stemma di Siena è detto "balzana". È uno scudo diviso in due porzioni orizzontali: quella superiore èargento, quella inferiore nera. Secondo la leggenda, starebbe a simboleggiare il fumo nero e bianco scaturito dalla pira augurale che i leggendari fondatori della città, Senio e Ascanio, figli di Remo, avrebbero acceso per ringraziare gli dei dopo la fondazione della città di Siena. Un'altra leggenda riporta che la balzana derivi dai colori dei cavalli, uno bianco ed uno nero, che i due fratelli usarono nella fuga dallo zio Romolo che li voleva uccidere e con i quali giunsero a Siena.

Per il loro presunto carattere focoso che, si dice, rasenta la pazzia, anche i senesi sono definiti spesso "balzani".

Terzi[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio dentro le mura della città è suddiviso in terzi (Siena), ciascuno dei quali ha il suo stemma. Tre icone in travertino in Via dei Termini, dove i terzi si incontrano per il vertice, li riproducono insieme agli emblemi delle contrade appartenenti a ciascuno.


Stemma del Terzo di Città di Siena, icona in travertino in via dei Termini
Stemma del Terzo di San Martino di Siena, icona in travertino in via dei Termini
Stemma del Terzo di Camollia di Siena, icona in travertino in via dei Termini

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]